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6 CONSIGLI SEMPLICI ED EFFICACI SU COME ORGANIZZARE I PICCOLI SPAZI DURANTE IL LOCKDOWN

Purtroppo ci risiamo…una nuova ondata pandemica è tornata a devastare l’Italia più forte di prima. Ed anche noi più forti di prima cerchiamo di resistere e “combattere” il nemico invisibile con i mezzi che ci vengono raccomandati quotidianamente, primo fra tutti quello di restare il più possibile a casa. Per chi vive in una villa bella grande con ampio giardino, la situazione non costituisce un enorme sacrificio, ma ben diverso è per chi vive in una casa molto piccola, peggio ancora se priva di spazi aperti. Ecco perchè ho pensato di raccogliere 6 consigli semplici ed efficaci su come organizzare i piccoli spazi durante il lockdown.

Gli ambienti che viviamo non sono altro che lo specchio delle nostre necessità, per cui se non c’è mai stato uno studiolo è perché non abbiamo mai avuto bisogno di lavorare da casa; se il piano snack ha sostituito il tavolo da pranzo è perché il più delle volte, purtroppo, si consumano pasti veloci o fuori casa, e, proprio per questo, la cucina diventa un tutt’uno con la zona living, creando il cosiddetto open space.

Fino a ieri la casa era vissuta per lo più come dormitorio, quindi non veniva di fatto vissuta!

Il lockdown sconvolge totalmente questi equilibri, restituendo alla casa il valore di dimora sicura. Non solo abitazione, ma è anche ufficio, scuola, ristorante, sala giochi e dormitorio.

Ma procediamo con ordine!

Lo smart working e la didattica a distanza impongono l’utilizzo di più postazioni contemporanee da genitori e figli, che devono essere provviste necessariamente di presa elettrica e di rete internet per poter tenere le videoconferenze.

Ottenere un piano di lavoro in più è oggi molto semplice grazie ai piani integrati ed a scomparsa che si possono trovare nell’arredo living, oltre che in quello delle camere da letto. Qualora, però, lo spazio fosse tutto esaurito, allora una soluzione molto pratica può essere il tavolino pieghevole per pc o tablet, pensato per poterli utilizzare anche sul letto o comodamente seduti al divano, a seconda della postazione scelta (anche se questo potrebbe stimolare poco la voglia di lavorare 😅).

Problema più complesso da risolvere nel caso di più videoconferenze contemporanee è quello di impedire la sovrapposizione delle voci dei partecipanti. Per questo l’unica soluzione ottimale è quella di avere più stanze dedicate. Possono essere d’aiuto, anche se non risolutive, le cuffiette auricolari, oppure i separé in legno o in materiale fonoassorbente che, sebbene non creino una chiusura netta, hanno la capacità di schermare, seppur parzialmente, le voci e creare privacy.

Per ogni angolo di casa che cambia destinazione d’uso o ne aggiunge una nuova, potrebbe essere necessario rivedere il tipo di illuminazione, che deve essere più intensa nelle zone di lavoro, dove l’attenzione deve essere più alta, al contrario delle zone relax dove è più indicata una illuminazione indiretta, soffusa, e calda. Per questo il più delle volte l’illuminazione dell’area studio si risolve con lampade da tavolo o da terra, poiché garantiscono una illuminazione diretta sul piano di lavoro.

Se molti ambienti della casa diventano ufficio e scuola, c’è anche chi riscopre vecchie (o nuove) passioni come quella di cucinare, imparare a suonare uno strumento musicale, dedicarsi all’attività fisica.
Tutt’ad un tratto la cucina, e non solo, diventa più piccola di quanto si immaginava, e tutto raggiunge un tono claustrofobico.

Primo passo, perciò, è fare ordine, il che per gli spazi piccoli significa anche e soprattutto liberarsi del superfluo.

Per mettere ordine nei pensili e nei mobili contenitori in generale si può ricorrere ai ripiani salvaspazio che sono utilissimi per poter sfruttare l’intero compartimento.

Tuttavia, poiché ci sono cose di cui non ci si può liberare, è bene sfruttare tutta l’altezza delle pareti per i pensili e le scaffalature. Qualora così non fosse, per sopperire a questa mancanza senza rivolgersi ad un mobilificio o ad un falegname, non attivi nelle zone rosse, un esempio molto utile da seguire è rappresentato dalle cucine delle nostre nonne, in cui le stoviglie erano a vista, semplicemente appese a dei chiodi, a travi in legno o poggiate su mensole. Avranno di sicuro un certo effetto se tenute in ordine e soprattutto se alternate con spezie e piante aromatiche.

Se buona parte della popolazione si dedica alla cucina, l’altra invece si dedica all’attività fisica, anche come forma di evasione giustificata, dato che anche le disposizioni più restrittive l’hanno concessa all’aperto perché svolta individualmente. Tuttavia, i più appassionati sanno che è possibile praticare attività fisica anche utilizzando strumenti casalinghi (bottiglie d’acqua, palle, scope, elastici, ecc.) su un tappetino che è facile da conservare anche nelle case più piccole.

Anche pensare di imparare a suonare uno strumento musicale è possibile in ogni tipo di abitazione, anche se chiaramente non per tutti tale strumento potrà essere un pianoforte!

Tutto si può fare ma pur sempre calibrato sullo spazio disponibile.

Alla base ci deve essere un ordine generale di tutto l’ambiente, che a prescindere dallo spazio, contribuirà a renderlo più fruibile e sicuro, qualunque attività si scelga.

È chiaro che in un monolocale ci sarà spazio per non più di due persone che potranno dedicarsi al massimo a due attività per volta. Se il numero degli inquilini aumenta, tendenzialmente aumenterà anche la superficie disponibile, quindi sarà sempre rispettato un certo equilibrio fra spazio ed abitanti.

Gli spazi aperti, come balconi, terrazze e giardini, sono stati, invece, molto rivalutati: se prima erano un valore aggiunto all’abitazione, oggi rappresentano componenti immancabili, dove potersi dedicare ad attività di giardinaggio e prendere una boccata d’aria pulita, grazie anche agli innovativi giardini verticali.

Dunque, ricapitolando, i punti cardine per gestire al meglio gli spazi durante un, seppur parziale, lockdown, sono:

  1. Prevedere piani trasformabili e multifunzione (puoi approfondire leggendo l’articolo sugli arredi trasformabili) che possano sfruttare prese di corrente in ogni momento;
  2. Elementi di separazione per creare un ambiente di riservatezza e professionalità durante le video conferenze;
  3. Riorganizzazione dei punti luce;
  4. Utilizzo degli spazi in altezza con arredi, mobili a giorno, ma anche con chiodi, ganci, mensole;
  5. Utilizzo delle altezze anche per i giardini verticali;
  6. Arredi contenitori (come divani, letti, ecc.).

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