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CASA PICCOLA SEMPRE IN ORDINE (ANCHE CON I BAMBINI)

Anche a te sembra un’impresa tenere una casa piccola sempre in ordine (anche con i bambini)?

Una casa sempre in ordine è desiderio comune, soprattutto per chi ha una casa piccola.

Questa situazione sembra diventare catastrofica quando in questo poco spazio si aggiungono anche i bambini.

In realtà non sono loro problema né lo spazio in sé per sé, ma ci sono altre questioni di fondo da ribadire.

  1. Stile di vita;
  2. False aspettative;
  3. Il progetto.

Vediamole con ordine.

1. Stile di vita

Per stile di vita mi riferisco più che altro alle false credenze sul fatto che più si ha più si sta bene.

Per tanto tempo l’abbondanza è stata sinonimo di benessere.

Un po’ “per colpa” dell’industrializzazione che, abbassando i costi di produzione, ha reso più accessibili molti prodotti.

Così, molte famiglie, che poco prima vivevano di stenti, hanno accolto questa come un’opportunità per mettersi al sicuro per tempi peggiori (perché nella vita non si sa mai).

Quindi si è iniziato ad accumulare.

O anche perché magari poi ti serve e non ce l’hai.

Questi pensieri si sono così radicati anche nelle generazioni più giovani, coniando il detto: “stip ca truv” (che tradotto dal barese significa: “conserva, così che all’occorrenza ce l’hai già).

Il risultato è quello di avere case che sono più magazzini che ambienti dove rilassarsi dopo una giornata di lavoro.

Ecco che, invece di tornare a casa e godersi la famiglia, si deve continuare a lavorare.

E mentre il modo di costruire la casa si è evoluto in base a come si è evoluta la famiglia, per cui troviamo spazi sempre più ridotti al minimo indispensabile, è il modo di pensare la casa che è rimasto fermo alle vecchie generazioni.

Dunque, ancora si desiderano cucine ampie dove c’è posto anche per la dispensa piena di conserve della nonna; o con l’immancabile stanza dedicata alla lavanderia, o, in alternativa, di un giardino o di uno spazio aperto ma coperto, per avere il bucato pulito anche senza consumare troppa energia elettrica con l’asciugatrice.

Il giardino stesso, un tempo essenziale per ospitare l’orto o il pollaio, è diventato quasi esclusivamente prerogativa dei nuovi ricchi.

Tutto questo per dire che molte volte ci si ostina a rimanere troppo aggrappati al passato, confondendolo con un rispetto verso i nostri genitori o i nostri nonni.

Finendo così per perdere il rispetto per noi stessi.

Per la nostra nuova vita.

Per il futuro.

Quindi per il progresso.

Inoltre, c’è da fare i conti con un costo della vita diverso.

E il fatto che siano entrambi i genitori a dover lavorare non è più un lusso, ma una necessità.

Si passa più tempo a lavoro che a casa, per questo le famiglie hanno sempre meno figli e… una casa standard ha sempre meno spazio.

È con questo presente che dobbiamo fare i conti.

Ovviamente non è così per tutti, ma è sicuramente la condizione generale che orienta tutto il sistema immobiliare.

Ecco perché non devi sentirti in colpa se non riesci a seguire lo stile di vita cui hai sempre ambito o a mantenere delle abitudini che ti eri prefissata.

Non stai tradendo né i tuoi genitori né i tuoi figli.

Perché i valori che hai appreso te li porti dentro.

Resta, quindi, rimodularti in base a quella che sei tu adesso e nel contesto sociale in cui vivi.

Allora, sulla base di questo, del lavoro che hai scelto e delle abitudini che ti porta ad avere, le evoluzioni cui ambisci nell’immediato e nel tempo, devi stabilire delle priorità.

Non mi riferisco solo al tempo da dedicare a tutto, ma anche allo spazio fisico che ti serve a casa per dedicarti alle tue attività.

Perché il più delle volte bisogna accettare dei compromessi.

Una volta appreso questo nuovo approccio, cioè quello che davvero serve ed è ritenuto per te essenziale, lo si trasferisce in tutti gli ambiti.

Non solo alla casa in sé per sé.

Per esempio: marito e moglie hanno necessità di lavorare entrambi full time, quindi -> avranno per lo più pasti veloci, per cui -> avrà più senso un open space per ricavare una camera da letto in più.

O forse una stanza per l’home office se uno dei due lavora da casa.

Oppure vorrebbero compensare con serate barbecue in terrazza.

È una questione di priorità e di scelta di ciò che effettivamente porta gioia nella loro vita.

Anche rinunciare ad una stanza a favore della tua collezione di scarpe, sarà inutile per molti, ma per te è una vera e propria passione, quindi va bene, purché sia riconosciuta da te come una priorità.

Il mio pensiero guida è che siamo su questa terra per un periodo limitato di tempo.

Qui arriviamo nudi e così andremo via.

E, invece di goderci questo viaggio fantastico che ci è stato donato, ci affanniamo ad accumulare, pensando che tutto questo accumulo sconsiderato ci possa portare gioia.

E, invece, non fa altro che appesantirci di preoccupazioni.

Arrivando al punto di non sapere più che cos’è DAVVERO essenziale.

Di che cosa possiamo fare veramente a meno?

Quasi sicuramente se lo chiediamo ad un bambino, ci saprà dare una risposta più decisa.

Così non stiamo perdendo solo i veri valori, ma anche la leggerezza.

Perché sembrano opposti, ma in realtà è proprio il senso di leggerezza che ci dà la lucidità di stabilire le priorità.

E questa capacità si ripercuote in tutti gli altri ambiti della vita:

– nel lavoro (riesci davvero a distinguere un’opportunità da una situazione che ti logora senza vantaggi?);

– con le amicizie (vale la pena farti in quattro per persone che non ti apprezzano davvero?);

– famiglia (vale la pena mantenere un rapporto che si è rivelato tossico per il tuo benessere, solo per il  legame di sangue? O anche rispetto ad un marito violento, per il bene dei figli?).

Modificare lo stile di vita con questo approccio non aiuta solo a mettere ordine nelle nostre case, ma nelle nostre vite.

Proprio perché si tratta di un concetto molto ampio, non solo legato alla casa, ma allo stile di vita generale, viene trasmesso in modo automatico ai nostri bambini.

Perché, si sa, ogni insegnamento viene valorizzato dai fatti e dalle azioni più che dalle parole.

Impareranno, così, a conoscere il valore delle cose.

Così, se si rompe quella tazza, la si può riparare, ma potrebbe non avere lo stesso aspetto di prima.

Per cui cambierà anche il modo di maneggiarla, che sarà più attento e preciso.

Allo stesso tempo sarà anche più semplice lasciare andare qualcosa che ha perso la sua utilità nella nostra vita, perché si è cresciuti o sono cambiate le passioni.

Oltre al fatto che tenere tanta roba ordinata in poco spazio, in alcuni casi, è possibile con una organizzazione eccellente, che, però, a mio avviso, è destinata a fallire se resta la tendenza ad accumulare.

Si aggiungerà sempre qualcos’altro che sarà difficile da collocare.

2. False aspettative

In realtà ho già toccato questo argomento, perché cambiando abitudini e stile di vita, inevitabilmente devono cambiare le aspettative.

In una casa con bambini è meglio abbassarle queste aspettative, non perché sia impossibile la perfezione, ma piuttosto per non rischiare di andare su di giri se capita che i bambini decidano di non collaborare.

Il processo di educazione all’ordine prevede anche questo: così come non si impara ad andare in bicicletta da un giorno all’altro e senza aver fatto qualche caduta, lo stesso vale per tutto il resto.

Inoltre, è impensabile oggi, per esempio: avere 10 figli, lavorare, avere la casa sempre perfetta e un pasto sempre caldo ed elaborato.

Può succedere se ci sono delle attività che vengono delegate a dei collaboratori, ad una tata, ai nonni e così via.

Se, invece, conosci qualcuno che riesce a fare tutto questo in totale autonomia, allora dimmelo perché devo parlarci!

Altrettanto impensabile è continuare a dire “abbiamo sempre fatto così ed è andato tutto bene”.

Questo per me equivale ad ammazzare il futuro ed il progresso.

Perché se avessimo continuato a fare le stesse cose e a pensarla sempre nello stesso modo per davvero, non saremmo mai arrivati sulla luna.

O al giorno d’oggi si morirebbe ancora di malattie ormai debellate.

Per questo il mio suggerimento è di fare tesoro delle esperienze di parenti e amici, ma di confrontarle sempre con figure qualificate davvero competenti, che sono tenute ad essere costantemente aggiornate ed hanno un’esperienza specifica.

Perché, in fondo, il nostro istinto ci spinge sempre verso la direzione giusta, ma accompagnati da una figura qualificata si matura una consapevolezza basata su fondamenti scientifici anziché sul sentito dire.

Allora, è inutile riempire la casa di sdraiette, cullette, passeggini e box di ogni tipo.

C’è tanto commercio intorno ai bambini di oggetti che il più delle volte si rivelano completamente inutili, oltre che addirittura pericolosi.

Ne sono un esempio i riduttori per i lettini, che l’OMS consiglia fortemente di lasciare liberi da tutto.

Mentre ci sono cose che possono sembrare inutili e che invece possono semplificare molto la vita, come per esempio un lettino per il cosleeping di qualità.

Ecco perché è bene arrivare preparati, con il gusto mindset.

Allora inizia a liberare la casa per fare spazio al bebè già da quando lo aspetti.

Inoltre, riempire troppo la casa ti potrà riempire di false aspettative che i bambini possano davvero utilizzare tutto e tu possa continuare a dedicarti tranquillamente alla vita che conducevi quando non eri mamma.

Aspettativa non falsa, ma falsissima!

Perché, in realtà, nessun arredo potrà sostituire l’affetto, la cura e le attenzioni che solo un genitore può dare.

Quindi, acquista solo lo stretto necessario, che per me è rappresentato da:

  • il trio (che include carrozzina, passeggino e ovetto):
  • il lettino da affiancare al matrimoniale;
  • il fasciatoio.

E in questo articolo tratto in modo più approfondito l’argomento.

Non è un arredo, ma anche la fascia porta bebè, correttamente usata è un valido supporto per riuscire a concederti un po’ di libertà.

Tutto il resto è in più e, anche se di seconda mano, quindi ti sarà costato poco o nulla a livello economico, contribuirà a occupare spazio che sarebbe utile per altro (perché sì, lo spazio serve sempre!).

Contribuirà al disordine, perché, soprattutto nei primi mesi di vita dei bambini, tra regali e continue evoluzioni di crescita, continuerá ad accumularsi roba alla velocità della luce.

E questo non farà altro che accrescere il tuo senso di frustrazione.

Perché sarà sempre più una fatica mantenere l’ordine e la pulizia, o a dedicare del tempo a te stessa.

Potrebbe maturare il senso di colpa verso te stessa per non essere riuscita ad “abituare” i tuoi bambini a godersi il lettino, la sdraietta ecc., perché la realtà è che piangono non appena li metti giù.

Quindi probabilmente sarai costretta a posticipare il rientro a lavoro, al tempo per ritrovare te stessa, al tuo essere donna oltre che mamma.

E pochi o nessuno ti dirà che, invece, tutto questo è NORMALE!

E che il problema non sei tu, ma sono le aspettative che ci inculca la società di oggi che sono improntate su un sistema educativo e di accudimento obsoleto.

Che non tiene conto che i bambini, soprattutto nei primi 9 mesi di vita, hanno bisogno di sviluppare un attaccamento sicuro alla loro figura di riferimento (di solito la mamma) per poter sviluppare fiducia nell’ambiente esterno, e riuscire ad esplorarlo con sicurezza ed entusiasmo.

3. Il progetto

Una volta che si è riusciti a interiorizzare questa consapevolezza di tutto quanto visto fin qui, si hanno le idee più chiare sulle proprie reali esigenze.

Si è più disposti ad accettare eventuali compromessi, e si trae davvero vantaggio da tutti gli ambienti, che, nella maggior parte dei casi, sono quelli che Ti accompagneranno per tutta la vita.

Quindi la casa deve davvero farci sentire a nostro agio.

Una mente aperta ad una nuova prospettiva di casa, è una mente aperta a valorizzare il presente, ammortizzando tutte le difficoltà che comporta inevitabilmente l’accoglienza di una nuova vita e migliorandone il futuro.

Allora ecco come fare:

  • definire le priorità;
  • lasciare andare quello che non è più funzionale alla tua vita e che, in qualche modo ti crea impedimento, invece che esserti d’aiuto;
  • creare spazio a ciò che davvero ha valore, prima nella tua mente e poi nell’ambiente.

Già solo questi tre passaggi dovrebbero agevolati notevolmente l’ordine e la pulizia.

Perché se lo spazio è più libero, risulta più leggero, e la mente e lo sguardo fanno meno fatica a individuare ciò che serve in un momento d’emergenza o quando si va di corsa.

Soprattutto si fa meno fatica a ricordare quello che hai e dove l’hai messo.

Infatti, tra i fattori principali dell’accumulo c’è proprio il non ricordare di avere già quell’oggetto che stai portando a casa.

Il disordine, cui si va inevitabilmente incontro quando si ha la tendenza ad accumulare, influisce negativamente anche sull’umore di noi adulti e, di conseguenza, dei bambini.

Perché si genera ansia mentre cerchi quello che ti serve, perché ti è difficile arrivare a prenderlo subito, con tutti i rischi che questo comporta, soprattutto per una mamma da sola in casa con uno o più bambini piccoli.

Allora, la migliore soluzione per creare spazio è liberarlo.

Ecco perché  è solo dopo aver risolto questa situazione che aggiungerei di:

  • creare degli spazi ad uso esclusivo (o quasi) per ogni componente della famiglia, in modo tale che ognuno possa assumersi la responsabilità della cura del proprio spazio.

    Sì, inclusi i bambini piccoli!

    In questo modo il loro impegno sarà tangibile agli occhi di tutti.

  • definire un posto per ogni cosa e impegnarsi a mantenere ogni cosa al proprio posto.

    Qual è il posto dei giochi, quello delle scarpe, dei giubbotti…senza dover fare ogni volta una caccia al tesoro.
    Conservare l’ordine significa anche rimettere tutto nella stessa posizione subito dopo averlo usato, altrimenti si tende a ricostituire in breve tempo il disordine, tale da richiedere più tempo per il riordino.

    Nella vita quotidiana, anche la migliore organizzazione richiede “manutenzione“.

  • avere almeno uno scaffale aperto con oggetti in mostra ad uso dei bambini, perché siano effettivamente alla loro portata e abbiano la possibilità di riproporre l’ordine iniziale dopo l’utilizzo, proprio per educarli all’ordine e alla precisione;
  • i contenitori grandi per la raccolta di giocattoli sono, tuttavia, un valido supporto per velocizzare il riordino e facilitarlo, rendendolo divertente, anche per i più piccoli (per esempio organizzando il gioco del riordino con il tiro a canestro);
  • molti arredi a misura di bambini, inconsapevolmente, li abbiamo già.
    Non c’è bisogno per esempio di una libreria dedicata se c’è uno spazio accessibile nella nostra.

  • Preferisci arredi trasformabili che possono occupare più o meno lo stesso spazio per più tempo possibile, adattandosi alla crescita dei bambini.

In conclusione…

Rifletti bene su chi sei adesso, quali sono le tue esigenze e che cos’è che ti dà gioia.

Fai una bella selezione eliminando quello che non usi più da oltre un anno, da quello che ti eri dimenticata di avere, a meno che non ci sia un forte valore affettivo.

Ti ritroverai circondata da cose per te di valore, che davvero ti servono e che, oltre a ricordarle tutte, sarà più facile organizzare.

Subito noterai il vantaggio, anche psicologico, di avere solo cose che contano.

Di aver ricavato dello spazio per il tuo bambino.

E per permettere a te di vivere meglio.

Liberandoti da quello che non usi più, per esempio dandoli ai mercatini dell’usato, potrai riempire il tuo portafogli o, in ogni caso, rendere felici altre persone che daranno il giusto valore a quelle cose.

Pensare di avere meno cose ti darà un freno anche sull’acquistarne.

Il vostro portafogli ve ne sarà doppiamente grato!

Potrai, così, permetterti di puntare alla qualità, che, per quanto si dica importante, è considerata sprecata di fronte ad un utilizzo “passeggero” che ne fanno i bambini.

La verità è che un oggetto di qualità, è vero che è più costoso al momento dell’acquisto, ma ha una vita molto più lunga sia per la molteplicità di utilizzo (per esempio se si tratta di un arredo evolutivo, che segue la crescita dei bambini) sia perché risente meno dell’usura, essendo di materiale più resistente.

Per cui è un investimento iniziale che però ti ripaga nel tempo.

Trovi utili questi suggerimenti?

Proverai a metterli subito in pratica?

Se hai domande, scrivi qui sotto il tuo commento e ti risponderò personalmente!

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PICCOLO GIARDINO A MISURA DI BAMBINO

Anche un piccolo giardino può essere a misura di bambino?

Quanto sarebbe bello poter tornare a rilassarsi sull’amaca sotto la fresca ombra degli alberi o organizzare una piacevole e serena grigliata con gli amici…

E al bambino chi ci pensa?

E soprattutto dove trovo tutto questo spazio?

Lo spazio non è più un problema per il verde dal momento che sono tantissime le soluzioni che permettono di introdurlo in casa “sacrificando” poco o nulla, anzi rendendo l’ambiente ancora più accogliente e rilassante.

Il verde e la natura in sé per sé sono rilassanti, in quanto costituiscono l’habitat originario dell’essere umano.

Per cui bisogna solo stabilire quali sono le attività a cui non potreste rinunciare nel vostro piccolo giardino…assoluto relax? O vorreste coltivare un orto? O meglio adibirlo ad area gioco?

Anche qui, però, devono esserci delle REGOLE.

E prima di tutto bisogna mettere in sicurezza l’ambiente!

RELAX E SICUREZZA

Lo sviluppo psicomotorio è favorito in un ambiente naturale per la molteplicità di stimoli che offre, anche con poco.

Pericoli inclusi!

Per esempio, il fatto che il terreno non sia perfettamente livellato permette di perfezionare l’equilibrio.

Tuttavia, come per la casa, vale la stessa regola: eliminare i pericoli più importanti, soprattutto se non possiamo garantire una sorveglianza costante, dal momento che il giardino è anche il luogo in cui (noi adulti) cerchiamo un po’ di relax.

Un ambiente preparato permette al bambino di compiere i propri esperimenti in piena libertà, senza essere interrotto dalla costante allerta ai pericoli; consente di dedicarsi completamente ad una attività; sviluppa la concentrazione e, di conseguenza, l’acquisizione di un’abilità.

Preparare l’ambiente consiste anche nell’organizzarlo in base alle conquiste del bambino, affinché possa scegliere di andare verso ciò che lo interessa, in un clima di SANA PROTEZIONE.

Partendo da questi presupposti, iniziamo dalle piante.

Ci sono alcune tipologie di piante sconsigliate per la zona giochi; per esempio le piante grasse, appuntite o spinose, affinché il bambino sia libero di muoversi e giocare tranquillamente, perché è proprio il movimento a garantire il suo sviluppo mentale.

Senza il controllo ossessivo e invadente dell’adulto che non fa altro che ostacolare i suoi tentativi di concentrazione.

Fai spazio solo alle piante “commestibili” (o semplicemente non tossiche), così che il bambino ne possa provare sapori e odori in totale sicurezza.

Tra le diverse piante è interessante inserire il rosmarino che ha un ruolo fondamentale per l’ecosistema mediterraneo, poiché richiama insetti impollinatori come i bombi.

In questo modo il bambino ha modo di studiare la pianta singolarmente, ma anche inserita all’interno di un contesto molto più ampio.

È anche l’osservazione e l’insieme delle cure e delle attenzioni che un giardino richiede, a renderlo un vero e proprio laboratorio didattico.

Qui, ancora più che in casa, va tenuto un certo ordine, anche per esaltare la bellezza della natura (oltre che per questioni di sicurezza).

Allora ecco un sistema bello, economico e a misura di bambino per conservare gli attrezzi da giardino.

Figura 1: Pallet per conservare gli attrezzi da giardino. Fonte: Pinterest.

Certo, un posto riparato permetterà di conservare l’attrezzatura più a lungo.

Figura 2: Scaffale basso con copertura impermeabile. Fonte: Pinterest.

Figura 3: Scaffale basso per esterno. Fonte: Pinterest.

Anche se gli attrezzi più pericolosi vanno comunque tenuti sotto chiave, così da non temere la minima distrazione.

Figura 4: Scaffale porta attrezzi da giardino. Fonte: Pinterest.

I dislivelli costituiscono occasioni di sviluppo psicomotorio, purché calibrati in base all’età e alle abilità del bambino.

Figura 5: Percorsi per bambini da giardino. Fonte: Pinterest.

Figura 6: Basi di tronchi d’alberi numerate. Fonte: Pinterest.

Figura 7: Percorsi per attività bambini/ragazzi. Fonte: Pinterest.

Quindi ok alle casette sull’albero, sogno di ogni bambino, purché convenientemente protette con parapetti, ringhiere o reti.

Figura 8: Casetta in legno per bambini. Fonte: Pinterest.

Figura 9: Casetta in legno per bambini. Fonte: Pinterest.

Circondarle con un prato morbido o con una pavimentazione antiurto può rendere più lieve l’atterraggio di una eventuale caduta.

Se hai delle vasche con dell’acqua, proteggi anche quelle dalle cadute accidentali, o rendile inaccessibili.

Figura 10: Rifugio d’ombra per bambini con piscinetta a scomparsa. Fonte: Pinterest.

I bambini piccoli rischiano di annegare anche in 20 cm d’acqua, perché non ancora in grado di padroneggiare il movimento acquatico o di gestire un’emergenza.

Tuttavia, anche l’acqua è un elemento che favorisce relax, ma anche molto il gioco.

Per cui un compromesso potrebbero essere dei giochi d’acqua da costruire insieme, come questi:

Figura 11: Parete sonora con giochi d’acqua per bambini. Fonte: Pinterest.

Da usare con parsimonia data la carenza d’acqua in estate, ma che anche in inverno possono amplificare i suoni della pioggia.

Volendo si potrebbe anche pensare ad una parete della musica, come questa:

Figura 12: Parete attrezzata per la musica. Fonte: Pinterest.

In fine, crea una zona d’ombra dove giocare o che comunque sia protetta sia d’estate sia d’inverno.

Figura 13: Rifugio per bambini con piscina di sabbia a scomparsa. Fonte: Pinterest.

Una zona dove potervi rilassare insieme!

Figura 14: Area relax bambini. Fonte: Pinterest.

Figura 15: Rifugio da giardino per bambini. Fonte: Pinterest.

Figura 16: Rifugio da giardino per bambini. Fonte: Pinterest.

Meglio ancora se l’ombra è creata da elementi naturali come piante rampicanti o alberi.

Figura 17: Rifugio d’ombra sotto struttura per rampicanti. Fonte: Pinterest.

Figura 18: Rifugio d’ombra sotto struttura per rampicanti. Fonte: Pinterest.

Figura 19: Zona relax in giardino sotto ombra d’albero. Fonte: Pinterest.

Il modo migliore per rilassarsi insieme si raggiungerebbe con un’altalena.

Un’altalena o semplicemente un dondolo sono il sistema più naturale per rilassare un bambino (e chiunque altro) oltre che un intramontabile elemento d’arredo anche per l’indoor.

Figura 20: Bambina su altalena di fiori. Fonte: Pinterest.

Figura 21: Altalena boho su struttura in legno. Fonte: Pinterest.

Figura 22: Altalena boho su struttura in legno. Fonte: Pinterest.

Figura 23: Bambina su altalena in giardino. Fonte: Pinterest.

Figura 24: Bambino che dorme su altalena bassa in giardino. Fonte: Pinterest.

CHE COSA NON PUÒ MANCARE

  • Sicuramente non può mancare un piccolo orto, per sviluppare concentrazione e pazienza.

Figura 25: Piccolo orto domestico. Fonte: Pinterest.

Figura 26: Piccolo orto domestico verticale. Fonte: Pinterest.

Figura 27: Piccolo orto con bambini. Fonte: Pinterest.

Figura 28: Piccolo orto verticale. Fonte: Pinterest.

Figura 29: Piccolo orto verticale con portavasi a uncinetto. Fonte: Pinterest.

Figura 30: Piccolo orto verticale su vecchi bancali. Fonte: Pinterest.

Figura 31: Piccolo orto verticale su struttura in legno. Fonte: Pinterest.

Figura 32: Piccolo orto verticale realizzato con pallet. Fonte: Pinterest.

Anche qui lo spazio non è un limite, ma un trampolino di lancio per la fantasia.

  • I percorsi sensoriali arricchiscono il bambino di esperienze.

E l’esperienza è la base del sapere, della conoscenza e di una fanciullezza che avrà sempre meno bisogno di rimproveri.

Figura 33: Piccolo giardino sensoriale. Fonte: Pinterest.

Figura 34: Piccolo percorso sensoriale per bambini. Fonte: Pinterest.

Figura 35: Piccolo percorso sensoriale per bambini. Fonte: Pinterest.

Figura 36: Piccolo percorso sensoriale per bambini. Fonte: Pinterest.

Figura 37: Piccolo percorso sensoriale per bambini. Fonte: Pinterest.

La sabbia è l’elemento di manipolazione preferito dai bambini di qualunque età.

Per me non dovrebbe mancare né in giardino né in casa, dove può essere sostituito con farine varie.

I bambini ne sono attratti al punto da dedicarci davvero tanto tempo, a vantaggio delle loro motricità fine e della loro fantasia, e a vantaggio dei genitori che possono ritagliarsi un po’ di tempo prezioso.

E poi, in un certo senso, la sabbia sporca meno del terreno 😁

Di idee ce ne sono tantissime, ma vi mostro quelle che mi hanno ispirata durante le mie ricerche, e di certo potranno ispirare anche voi.

Figura 38: Piccolo playground attrezzato con lavagna e sabbia. Fonte: Pinterest.

Figura 39: Piccolo playground di sabbia a scomparsa. Fonte: Pinterest.

Figura 40: Piccolo playground di sabbia a scomparsa. Fonte: Pinterest.

Figura 41: Piccolo playground di sabbia a scomparsa. Fonte: Pinterest.

Figura 42: Piccolo playground attrezzato con sabbia a scomparsa. Fonte: Pinterest.

Figura 43: Piccolo playground di sabbia a scomparsa. Fonte: Pinterest.

Figura 44: Piccolo playground di sabbia a scomparsa realizzato con vecchi bancali. Fonte: Pinterest.

Figura 45: Piccolo rifugio per bambini con sabbia a scomparsa. Fonte: Pinterest.

Figura 46: Piccolo rifugio per bambini con sabbia a scomparsa. Fonte: Pinterest.

Figura 47: Piccolo rifugio per bambini con sabbia a scomparsa a forma di barca. Fonte: Pinterest.

Figura 48: Piccolo rifugio per bambini con sabbia a vista e zona d’ombra. Fonte: Pinterest.

Figura 49: Playground per bambini con sabbia a scomparsa. Fonte: Pinterest.

  • Per molti il giardino è sinonimo di barbecue ed esistono molte soluzioni originali e compatte, così da accontentare anche chi ha un giardino molto piccolo.
    Le soluzioni richiudibili sono anche quelle più sicure, prestando attenzione a non richiuderle subito dopo aver spento il fuoco, ma assicurandosi che la temperatura si sia abbassata.

Figura 50: Zona barbecue/cucina a scomparsa. Fonte: Pinterest.

Figura 51: Zona barbecue/cucina a scomparsa. Fonte: Pinterest.

Figura 52: Zona barbecue a scomparsa. Fonte: Pinterest.

  • Resta sempre importante coinvolgere i bambini nelle attività quotidiane, nelle attività domestiche, così come quelle del giardino e tutte le attività annesse.
    Per esempio, per quanto riguarda i panni da asciugare (quando non si usa l’asciugatrice).

L’ideale sarebbe avere un arredo dedicato, a misura di bambino, però…

Figura 53: Stendino basso per bambini. Fonte: Pinterest.

…ci sarebbero delle soluzioni salvaspazio, come queste soluzioni richiudibili, che possono essere utilizzate anche dai più piccoli nella parte più bassa.

                 Figura 54: Stendino a parete a diverse altezze. Fonte: Pinterest.                                                    Figura 55: Stendino a parete richiudibile. Fonte: Pinterest.

Figura 56: Stendino richiudibile freestanding. Fonte: Pinterest.

Chiaramente la scelta dipenderà dalle esigenze specifiche della famiglia e dello spazio effettivamente disponibile.

Se tra tutto questo resta ancora un posticino, si potrebbe scegliere di cimentarsi nella realizzazione di una piccola cucina per bambini, o comunque un posto dove poter manipolare acqua e sabbia senza sporcare troppo.

Figura 57: Cucina da esterno per bambini ricavata da cassette e pallet in legno. Fonte: Pinterest.

Figura 58: Cucina da esterno per bambini ricavata da tronchi d’albero e legno di recupero. Fonte: Pinterest.

Figura 59: Cucina da esterno per bambini ricavata da vecchi arredi. Fonte: Pinterest.

O creare una piccola officina per bambini…

Figura 60: Cucina da esterno per bambini in legno. Fonte: Pinterest.

…o ancora un lavaggio…

Figura 61: Autolavaggio da esterno per bambini ricavato da vecchi bancali. Fonte: Pinterest.

…o dove “pesare”, “cucinare” e “vendere” i prodotti dell’orto tramite il cosiddetto gioco dei ruoli, tanto amato dai bambini.

                 Figura 62 – 63 – 64: Attrezzatura per la pesa e la cottura da gioco per bambini ricavati da oggetti di reimpiego. Fonte: Pinterest.

Adesso vivrete più serenamente il vostro giardino?

Se hai domande, scrivi qui sotto il tuo commento e ti risponderò personalmente!

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UN TAVOLO PER TUTTI

In una casa piccola spesso il tavolo da pranzo neanche ci sta, per cui, quando c’è, conviene che sia un tavolo per tutti!

Una questione di spazio, sì, ma il pranzo o la cena con la famiglia riunita tutta intorno ad uno stesso tavolo diventa anche un rituale fondamentale per l’educazione dei più piccoli, fin dallo svezzamento.

Come sai non sono psicologa né educatrice, ma per progettare una sala da pranzo perfetta per bambini (e adulti), parto da alcuni principi base della teoria montessoriana.

I PRINCIPI BASE

Uno dei fondamenti del metodo Montessori è quello di lasciare il bambino libero di sperimentare.

Il processo di apprendimento è basato sull’errore e sul successo, per cui non serve che qualcuno gli dica che sta sbagliando.

Lo nota già dal risultato: se non è quello desiderato, deve modificare qualcosa.

In tutto questo l’adulto, osservando il comportamento e gli interessi del bambino, adatta l’ambiente (sia quello fisico sia quello sociale) per creare le giuste condizioni al suo personale percorso di apprendimento.

Allo stesso tempo, anche il bambino osserva gli adulti: i nostri comportamenti e le nostre azioni fanno più scuola di tutto quello che possiamo dire o raccontare.

Siamo i loro modelli di vita, tutto ciò che facciamo verrà presto imitato e acquisito come proprio, in modo naturale.

Perché un tavolo per TUTTI?

Questo già spiega il perché un tavolo per tutti possa sostenere l’educazione a tavola, sia per quello che si fa, cioè mangiare e che cosa mangiare (è dunque il momento di seguire un’alimentazione sana se non lo si fa già) sia per come lo si fa (come impugnare il cucchiaio, come utilizzarlo per portare il cibo alla bocca, come bere al bicchiere senza rovesciare l’acqua, ecc.).

Allo stesso tempo non aspettarti che i risultati siano perfetti sin da subito.

L’abilità richiede esercizio e una serie di errori.

Per cui inizialmente sarà più il cibo che finirà per terra (o in testa e sui vestiti) che quello che effettivamente avrà mangiato; ma soprattutto richiede sperimentazione.

Questo significa che il cibo che finisce per terra, potrebbe non esserci finito sempre accidentalmente, ma con l’intenzione di capire che cosa succede: se si rompe o se si spiaccica sul pavimento, perché cade verso il basso e non verso l’alto, per vedere la tua buffa espressione o per chissà quale altro motivo!

Allora, per evitare le grandi pulizie ad ogni pasto, ti suggerisco superfici facilmente lavabili che possano  agevolarti soprattutto nei primi mesi.

Per esempio, molto utile è il tappetino pappa.

1: Seggiolone evolutivo Leander con tappeto Altramoda.

Questo in foto nello specifico è di altramoda in pelle vegana e gomma naturale, così da poterlo usare serenamente anche come tappeto da gioco.

Il senso di appartenenza che trasmette il condividere lo stesso tavolo è molto importante, oltre che per l’educazione, anche a stabilire un buon rapporto con il cibo.

  • In quanto a educazione, il fatto di non sentirsi un membro esterno e/o speciale lo indurrà più facilmente a rispettare le regole di tutti, per esempio: iniziare a mangiare quando si è tutti a tavola; che il cibo resta a tavola e non lo si porta in giro per casa, sia per rispetto, perché il cibo non va sprecato, sia per ordine e pulizia, ma anche per una questione di sicurezza.
    Si lascia il tavolo solo quando si è finito di mangiare e si fa una cosa per volta: o mangiare o giocare.
  • Per quanto riguarda il rapporto con il cibo, vedere gli altri che gustano ciò che è in tavola tende ad trasmettere fiducia verso ciò che “i grandi mangiano”, perché se lo mangiano loro, e con gusto, vuol dire che è buono e affidabile.Quante mamme mi raccontano di inventarsi di tutto pur di assicurarsi che il proprio bambino si nutra a sufficienza!Ora, considerato che comunque i bambini hanno un innato senso di autoregolazione per la fame e per la sete, che bisogna assecondare e non alterare, consumare regolarmente pasti condivisi (nelle dimensioni e nel formato sicuro per l’età) li porterà ad apprezzare ciò a cui la famiglia è abituata, senza esasperarsi troppo.
    Fidati!

E adesso veniamo a noi: come può uno stesso tavolo andar bene per l’adulto ed essere allo stesso tempo a misura di bambino?

ADATTABILITÀ

Un ambiente confortevole è un ambiente che si adatta alle caratteristiche ed esigenze di chi lo vive.

Banalmente, anche una sedia da ufficio per essere ergonomica deve potersi regolare in altezza e inclinazione.

La difficoltà principale nella scelta di un tavolo che vada bene a tutti, è che la differenza di statura tra adulti e bambini piccoli è notevole, per cui per poter utilizzare un tavolo tutti insieme e nella stessa circostanza, qualcuno deve scendere a compromessi.

LA SEDUTA

La soluzione più confortevole (soprattutto per l’adulto) è quella del seggiolone.

Un seggiolone senza il piano d’appoggio integrato permette al bambino di condividere lo stesso tavolo degli altri commensali.

2: Sedia evolutiva STOKKE

Anche se potrebbe non avere autonomia nel salire e scendere dalla sedia, quanto meno lo farà sentire parte attiva di questo importante momento di convivialità.

3: Sedia evolutiva STOKKE

Una valida risposta a queste esigenze ce la danno le cosiddette SEDIE EVOLUTIVE, che assecondano la crescita del bambino e della sua autonomia.

Queste sedie, infatti, sono così chiamate proprio perché si evolvono insieme ai bambini, accompagnandoli dalla nascita (utilizzate come sdraietta), fino all’adolescenza, quando diventano comode sedie da scrivania.

Un notevole guadagno di spazio, se pensi che cambiando pochi accessori assolve a diverse funzioni; e di denaro, poiché è un investimento che ti accompagna praticamente per la vita, non una scelta circoscritta al periodo dell’infanzia.

4: Sedia evolutiva STOKKE

Proprio per questo vengono progettate con un design pulito ed essenziale che ben si conforma con il resto, senza identificarsi come mero accessorio da bambini.

5: Sedia evolutiva STOKKE e sedia junior AGAM (bianca).

Diverse sono le tipologie. Più noti i modelli della Stokke, ma molti hanno la caratteristica “evolutiva” o comunque adattabile alle diverse altezze.

Qui di seguito alcuni esempi, ma ce ne sono di tanti modelli.

6: Maxi-Cosi Moa seggiolone pappa evolutivo

                

7: Seggiolone evolutivo Nomi.                            8: Seggiolone evolutivo Leander.                                    9: Seggiolone evolutivo Pappy.

                 

  10: Seggiolone growing green Nobodinoz.                      11: Seggiolone evolutivo Safety.                                    12: Seggiolone pappa Yoleo.

Questi si configurano proprio come sedie, per cui per quanto possano regolare l’altezza della seduta, hanno dimensioni che si adattano perfettamente ad un tavolo standard.

Non vanno bene come sgabelli per piano snack, perché troppo bassi.

Esistono tuttavia dei seggiolini indicati proprio per altezze fuori misura.

  13: Seggiolone evolutivo Born up Miffy.

In alternativa si può ricorrere a soluzioni appositamente progettate.

Alcuni seggioloni di questo tipo si configurano come arredi salvaspazio perché trasformabili in più tipologie di arredi per bambini.

Vediamo alcuni esempi.

La torre di apprendimento della Montessori Universet diventa seggiolone pappa, tavolo con sedia e può essere associata ad una rampa da arrampicata/scivolo.

  14: Torre di apprendimento multiuso di “Montessori Universet”.

Altri diventano delle culle…

15: Seggiolone evolutivo di Le Figaro Madame.

16: Lettino mobile Waldin in legno.

…dipende dalle singole esigenze.

IL PIANO

Un tavolo per tutti potrebbe essere un tavolo da pranzo trasformabile in un tavolino da soggiorno, dove poter consumare la merenda tutti insieme. La brevità della merenda ci permette di sedere con loro senza rimetterci troppo la schiena 😅

17: Tavolo artigianale Round.

Il fatto di avere un accesso più comodo, ci permette di coinvolgere il bambino anche nelle attività di apparecchiatura, a versare del thè in una tazza, alla decorazione della tavola stessa con fiori.

Rendere la tavola bella lo educherá alla bellezza, ad associare l’evento a qualcosa di attrattivo. Ad associare la socialità ad un momento piacevole.

18: Tavolo allungabile Fahrenehit di Altacom.

Il tavolo che mi rende più tranquilla è quello tondo/ovale.

19: Loon Peak Arnara solid 1 coffee table.

20: Tavolino trasformabile saliscendi Paris di Compar.

Questa preferenza rende la scelta molto più limitante.

21: Tavolino trasformabile saliscendi Paris di Compar.

22: Tavolino Salotto Trasformabile Allungabile in metallo e ceramica – Gioacco.

23: Tavolo sagomato in legno Robot di Altacom.

E questo non significa che siccome non ha spigoli, il bambino non si farà male, ma sicuramente ne riduce la probabilità e/o la gravità.

24: Tavolo allungabile Fahrenehit Altacom.

In un ambiente piccolo dove spesso bisogna correre di qua e di là, un tavolo senza spigoli è una sicurezza per tutti.

Da quando il nostro piccolo ha iniziato a stare in piedi ed abbiamo eliminato il tavolino trasformabile rettangolare in vetro del nostro soggiorno, le gambe mie e di mio marito hanno meno ferite 😅

Un tavolo trasformabile di questo tipo sarà, dunque, sempre sfruttato e sempre condiviso sia nella versione “bassa” sia in quella ad altezza adulto.

Se lo spazio permette, potete alternare al tavolo da pranzo per i pasti principali, il tavolo per bambini per la merenda.

In questo caso avrete ben due tavoli a misura di tutti, avendo cura di scegliere anche per questi, soluzioni salvaspazio.

Per esempio il tavolino che può essere utilizzato come torre di apprendimento, quello con le sedie ad incastro o quello che nasconde i giochi.

25: Torre montessoriana convertibile.

26: Tavolo Ekine Montessori di Hannun kids.

27: Scrivania Old School di Dream with us.

Non deve essere necessariamente un tavolo per bambini. E’ sufficiente un tavolo basso, a loro misura può essere utilizzato comodamente.

Questo tavolo Maisons du monde è perfetto per i bambini e per gli adulti grazie al suo piano sollevabile, che lo rende anche un ottimo contenitore di giochi, contribuendo a mantenere l’ordine.

28: Tavolino basso con piano sollevabile di Maisons du monde.

Insomma, ce n’è per tutti!

Avevi mai pensato a come questi arredi potessero diventare tuoi alleati nella gestione dei bambini e dei piccoli spazi?

Se hai domande, scrivi qui sotto il tuo commento e ti risponderò personalmente!