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IL MODO PERFETTO PER DISPORRE GLI ARREDI IN UNA CUCINA PICCOLA

Qual è il modo perfetto per disporre gli arredi in una cucina piccola? Te lo sarai chiesto mille volte!

La risposta è molto semplice: dipende.
Dipende dallo spazio realmente disponibile; dipende dagli attacchi idrici, nonché dalle pendenze delle tubazioni; dipende dalla continuità della parete, cioè dalla presenza di porte, finestre, radiatori, cassette di distribuzione, ecc.

La risposta non è, dunque, univoca. Si possono valutare famiglie di soluzioni distributive, a partire dalle quali valutare quella su misura per te.

1. DISPOSIZIONE CUCINA LINEARE

 Figura 1: Cucina lineare Scavolini, modello Fenix verde.  

Negli spazi più piccoli, la disposizione più comune è quella lineare, cioè quella che prevede tutti gli apparecchi disposti su un solo lato.

Sarebbe opportuno, in questa distribuzione, avere sempre dei piani d’appoggio ad affiancare il frigorifero, il lavabo ed i fuochi/forno per una maggiore praticità nella preparazione dei pasti.
Inoltre, altrettanto pratico è avere il lavabo vicino a lavastoviglie e scola piatti.

Figura 2: Disposizione lineareFigura 2: Disposizione lineare.

Al di là di questo, in una disposizione di cucina lineare i 3 punti cardine, ovvero zona conservazione/dispensazona lavaggio zona cottura, restano pressoché vicini tra loro, anche se il massimo della praticità si ha sicuramente mantenendo la zona lavaggio nella parte centrale del blocco.

2. DISPOSIZIONE CUCINA SU DUE FILE PARALLELE

 Figura 3: Disposizioni di cucina su due file parallele Expertolux.

Ancora più vicine risultano le tre zone nel caso della disposizione su lati paralleli; infatti, in tal caso, saranno concentrate ai vertici di un triangolo immaginario piuttosto che lungo una retta.

Figura 4: Disposizioni di cucina su due file parallele.

Sicuramente se si sceglie questa configurazione, vuol dire che la nostra cucina avrà una profondità minima di m 2.20, per garantire l’ingombro delle due file di arredi di m 0.60 ciascuna, più almeno un metro di distanza tra le due file per una movimentazione agevole ed ergonomica.

Figura 5: Disposizioni di cucina su due file parallele Expertolux.

Figura 6: Disposizioni di cucina su due file parallele Expertolux.

3. APPARECCHI DISPOSTI SU DUE LATI ADIACENTI

Figura 7: Disposizioni di cucina su due lati adiacenti.

Questa distribuzione è quella che si predispone meglio ad accogliere un piccolo tavolo da pranzo, o un elemento ad isola/penisola, tenendo conto che, per una cucina, il Regolamento Edilizio (del comune di Bari) stabilisce che siano garantiti almeno 9 mq.

Figura 8: Disposizioni di cucina su due lati adiacenti, START PREVENTIVI.

Preferita rispetto alla soluzione n. 2, questa va sicuramente per la maggiore per quelle cucine che si affacciano sul living in open space.

Figura 9: Disposizione ad L con aggiunta di penisola. Cucina STOSA, modello Infinity.

Dunque, può facilmente trasformarsi in una disposizione ad U.

4. DISPOSIZIONE AD U

Figura 10: Disposizioni di cucina su tre lati adiacenti, ARREDISSIMA.

É quella in cui gli arredi si collocano su 3 lati consecutivi. In tal caso sarà necessaria una distanza di almeno m 1.20 tra file opposte di piani, così da garantire una migliore fruibilità degli spazi ed un comodo utilizzo dei mobili contenitori.

Figura 11: Disposizioni di cucina su tre lati adiacenti.

5. DISPOSIZIONE AD ISOLA

Figura 12: Disposizioni di cucina su due lati adiacenti con isola. Progetto da Catalogo Flaviker.

La soluzione che richiede ingombri maggiori è quella con l’isola, proprio per fare in modo che questa sia davvero vissuta a 360°, per esempio utilizzandola da un lato come bancone snack per le colazioni o i pasti veloci e, dagli altri lati, come contenitore.

Figura 13: Disposizioni di cucina su due lati adiacenti con isola

Per chi ne ha la possibilità e sceglie di posizionare i fuochi o il piano a induzione nell’isola, esistono molte soluzioni di cappe scenografiche, ma anche alternative minimal o, addirittura, a scomparsa.

Figura 14: Cucina con isola e cappa ornamentale SCAVOLINI, modello MIA.

ATTENTI ALL’ERRORE!

Un errore comune è quello di accostare il ripiano snack al tavolo da pranzo anche se gli spazi non lo consentono, per cui ci si sacrifica in disposizioni scomode pur di non rinunciare ad una moda, più che ad uno sfizio.

Ricorda, invece, che il bello si può ottenere anche senza omologarsi e, soprattutto, senza sacrificare la praticità ed il comfort!!!

Figura 15: Cucina con tavolo a penisola non vincolato. Progetto architettolacalamita.

E LA TV?

Se pensi che possa servire una TV, cerca di disporla in modo che sia facilmente orientabile, in modo da essere visibile da più prospettive, dalla preparazione alla consumazione dei pasti.

Dunque, non ha bisogno di un mobile a sé, è molto pratico montarla a parete.

ALTEZZA E DISPOSIZIONE DEI PENSILI

I pensili seguono di norma l’andamento dei ripiani, per una questione di praticità, anche se non è una regola scritta, soprattutto in presenza di ampie finestre.

Posti a distanza di m 1.40-1.50 da terra, possono estendersi anche fino al soffitto, così da compensare eventuali carenze di vani contenitori in basso. Per tenere sotto controllo il disordine, un po’ nemico dei piccoli ambienti e, in particolare, delle cucine in open space, è preferibile scegliere contenitori chiusi o, comunque, limitando quelli a giorno che, invece, saranno da riservare a spezie, ricettari, vini, piante e tutto quello che resta tendenzialmente in ordine.

Oltre ai pensili, sfruttare pareti e soffitto, oltre che far guadagnare spazio, può dare un tocco vintage alla cucina.

Figura 16: Tipologie di mensole e ripiani da cucina.

PICCOLE CUCINE DA COPERTINA

Se pensi che la tua cucina sia anonima, ci sono molte soluzioni “scenografiche” che possano renderla un ambiente da copertina.

Figura 17: Cucina lineare, Veneta Cucine.

Una di queste è l’uso corretto ed armonioso della luce e dei suoi effetti: nei punti focali come piano cottura e piani da lavoro, sarà fondamentale avere una certa intensità di luce (fra i 200 ed i 250 lux) idonea a rendere sicure tutte le attività di taglio, preparazione e conservazione di cibi e pietanze. Dunque, sarà bene concentrare qui faretti, sospensioni o “tagli di luce”.

Figura 18: Cucina Iemms.

Altrettanto scenografica, oltre che funzionale a garantire una migliore aerazione, è la finestra sui piani da lavoro, così da essere inondati da luce naturale.

Figura 19: Cucina sotto finestra. Progetto Scott Posno Design. Fotografia silentSama architectural photography via contemporist.

Infatti, anche la presenza della natura ha il suo effetto, non solo grazie ad un affaccio panoramico, ma anche predisponendo, per esempio, dei pensili a giorno, sulla cappa o anche pendenti dal soffitto, piante ornamentali, che contribuiscono a filtrare l’aria dall’inquinamento indoor di cui la cucina in particolare è satura.
Per esempio: la lingua di suocera,  il ficus, l’aloe vera, la dracena, l’azalea, il photos, che può crescere anche con scarsa luce, la gerbera, lo spatifillo e tante altre.

Figura 20: Cucina Stosa, modello Infinity Diagonal.

Altre soluzioni d’effetto si possono ottenere anche con dei rivestimenti particolari o con contrasti di colori insoliti, ma che  ben si sposano tra loro.

 Figura 21: Piastrelle adesive Amazon.

Ti ricordo, però, di non strafare! É sufficiente anche solo un dettaglio a rendere unica e funzionale la tua cucina, che sia il paraschizzi, una sospensione, una nicchia illuminata: la bellezza è nelle piccole cose!

 Figura 22: Cucina a due lati, Pensarecasa.

E tu hai individuato la disposizione perfetta per la tua cucina? O hai ancora le idee poco chiare?

Se hai domande, scrivi qui sotto il tuo commento e ti risponderò personalmente!