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AUTONOMIA E FIDUCIA IN CASA

Hai mai sentito la frustrazione di voler dare più autonomia e fiducia in casa al tu@ bambin@, ma di sentirti bloccata dalla paura che qualcosa possa andare storto?

Che il bambin@ possa farsi male e tu sentirti in colpa per questo?

Ti ritrovi a pensare che non è possibile creare un ambiente sicuro dove il tu@ piccol@ possa esplorare liberamente, senza dover vigilare ogni secondo.

Sviluppare la propria autonomia e fiducia in casa permette ai bambini di fare emergere la propria identità, garantendo successo nelle loro azioni. Forma adulti più sereni, creativi e appassionati, gentili e altruisti.

Vediamo come promuovere autonomia e fiducia in casa, partendo dall’organizzazione degli spazi per renderli stimolanti al punto giusto per il tu@ bambin@.

Ti sei chiest@: “Ma davvero si può pensare che un bambino piccolo possa fare da solo certe cose senza combinare guai? Forse sono io troppo apprensiva?

Anch’io dubitavo delle capacità dei bambini.

Ricordo quando mio figlio ha iniziato a camminare.

L’equilibrio incerto, il mio sguardo costantemente preoccupato.

Ogni mobile sembrava una minaccia.

Spesso lo lasciavo nel box per avere un attimo di tregua finché non mi è sembrato fosse giunto il momento giusto per il girello…

Per realizzare solo molto tempo dopo che questi mezzi limitano la libertà dei bambini.

E limitando le possibilità di fare esperienza si espongono ancora più facilmente al pericolo.

Non sapevo come fare, finché ho capito una cosa: la chiave era creare un ambiente sicuro, pensato a misura di bambin@.

E sai una cosa?

Secondo gli esperti, permettere ai bambini di sviluppare autonomia in un ambiente sicuro aumenta significativamente la loro fiducia in sé stessi e negli altri.

Con piccoli accorgimenti puoi trasformare la tua casa e migliorare non solo il benessere del tu@ bambin@, ma anche la serenità dell’intera famiglia.

È un dato di fatto che sbagliando si impara, per cui conviene creare le condizioni per poter dare fiducia.

Un ambiente idoneo alle capacità del tu@ bambin@, gli permette di acquisire le competenze necessarie in modo graduale, aumentando le possibilità di successo senza procurare frustrazione, ma, al contrario, sviluppando sicurezza nelle sue capacità, facendo crescere autostima.

Autonomia e fiducia in casa

Predisponi l’ambiente in modo che il tu@ bambin@ possa sviluppare autonomia e fiducia a partire da casa tua per crescere seren@ e autonom@. 

Ti sei mai sentit@ bloccat@ nel dare al tu@ bambin@ la libertà di esplorare, di avere l’ansia per ogni minimo pericolo?

Anch’io ho vissuto questa esperienza iniziale, dalla quale ho imparato che scaricando sui bambini eccessiva apprensione, si finisce per renderli tanto insicuri da esporli ad ancora più rischi.

Paradossalmente è proprio con questo atteggiamento che si espongono i bambini al pericolo.

Così sono giunta alla conclusione che il segreto non è limitare, ma creare un ambiente che permetta di essere liberi e al sicuro allo stesso tempo.

Questo non solo aiuta i bambini a sviluppare autonomia e fiducia in casa, ma migliora anche la serenità di tutta la famiglia in casa e fuori.

Ecco come puoi farlo.

1. Metti in sicurezza gli spazi

Assicurati che ogni area della casa sia sicura.

Fissa i mobili, copri le prese e nascondi i fili della corrente, i prodotti tossici e gli utensili pericolosi per evitare che il bambin@ possa farsi male.

2. Organizza gli oggetti a portata di bambino

Sistema i giochi, i libri e tutto ciò di cui il bambin@ ha bisogno in modo che possa raggiungerli da sol@.

Questo rafforza la sua autonomia e il senso di responsabilità.

3. Crea zone specifiche per l’esplorazione

Definisci spazi nella casa destinate esclusivamente al bambin@, dove può muoversi liberamente e in sicurezza.

In queste aree, non dovrai continuamente preoccuparti di controllarl@ eccessivamente.

4. Semplifica l’arredamento

Meno è meglio.

Evita di riempire le stanze con troppi oggetti che potrebbero risultare pericolosi o distrarre il bambin@ dal suo percorso di esplorazione.

5. Impara a fidarti del tu@ bambin@

Quando l’ambiente è sicuro, lascia che il tu@ bambin@ esplori senza intervenire ogni volta.

Prima di intervenire, chiediti se è davvero necessario.

Ti renderai conto che il più delle volte non lo è.

Questo aumenterà la sua fiducia e gli permetterà di crescere in modo sereno.

Seguendo questi semplici passaggi, sarai in grado di creare uno spazio che favorisca la crescita e la serenità del tu@ bambin@, e di vivere giornate più tranquille.

Io stessa mi sono sentita subito più serena quando ho iniziato a predisporre l’ambiente così che i miei figli potessero sperimentare in sicurezza i loro primi passi e, insieme, le prime autonomie.

Ho eliminato tutti quegli elementi che potevano costituire un reale pericolo.

Tavolini con angoli appuntiti, soprammobili fragili e tappeti scivolosi.

Invece di ostacoli, ho cercato di creare spazi aperti dove i bambini potessero muoversi liberamente e in sicurezza.

Questo ha permesso loro di esplorare senza paura e di prendere confidenza con il movimento.

Ho creato un angolo dedicato ai loro giochi e alle loro attività.

Ho abbassato i ripiani e le superfici dei mobili, in modo che i miei bambini potessero raggiungere facilmente gli oggetti che servono.

Ad esempio, ho posizionato giochi e libri su mensole basse, così da non dover dipendere sempre da me.

Avere un piccolo angolo dedicato ai bambini dà la possibilità di sperimentare la propria indipendenza.

Questo produce un senso di autonomia che, giorno dopo giorno, rafforza la fiducia in sé stessi.

Recap

Allora abbiamo visto che per sviluppare autonomia e fiducia in casa per il tu@ bambin@ bisogna mettere in atto 5 step:

  1. Metti in sicurezza gli spazi: Proteggi ogni area della casa che ti preoccupa per evitare pericoli.
  2. Organizza gli oggetti a portata di bambin@: Rendili facilmente accessibili per promuovere l’autonomia.
  3. Crea zone specifiche per l’esplorazione: Spazi sicuri dove il bambin@ può muoversi liberamente.
  4. Semplifica l’arredamento: Riduci il superfluo per evitare distrazioni e rischi.
  5. Impara a fidarti del tu@ bambin@: Lascia che esplori autonomamente in un ambiente sicuro.

Ricorda:

Creare un ambiente sicuro e stimolante per il tu@ bambin@ non significa limitarl@, ma aiutarl@ a crescere con fiducia e autonomia.

Ogni piccolo cambiamento che farai nella tua casa permetterà a tu@ figli@ di esplorare il mondo in modo sereno, sviluppando la sua indipendenza e rendendo la vita familiare più armoniosa.

La chiave è trovare un equilibrio tra sicurezza e libertà.

Non avere paura di riporre fiducia in tu@ figli@: un ambiente ben organizzato ti permetterà di riuscirci in modo sereno.

Per un maggiore approfondimento della tematica, ti ricordo di scaricare la mia guida gratuita “Metti la  tua casa al sicuro per i tuoi bimbi“. 91 pagine in cui ti spiego passo passo come fare spazio, come scegliere arredi sicuri e, poi, come disporli in modo sicuro. Come facilitare la pulizia e tanto altro! Puoi scaricarla cliccando qui.

Quali sono gli altri timori che turbano la tua serenità con i bambini in casa?

Se hai domande, scrivi qui sotto il tuo commento e ti risponderò personalmente!

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CASA SICURA PER UNA CRESCITA SERENA E INDIPENDENTE

Una casa sicura per una crescita serena e indipendente è il punto di partenza di ogni famiglia e di ogni futuro adulto di successo.

Dove per me il successo non vuol dire solo fama e celebrità.

Una casa che non garantisce sicurezza, ti porterebbe ad avere difficoltà a distogliere lo sguardo dai tuoi bambini mentre scorrazzano per casa.

E questo creerebbe un ambiente tossico.

Tossico per te che non riusciresti a raggiungere il giusto livello di serenità.

Perché ti ritroveresti a ripetere continuamente “lascia quello, non toccare quell’altro, fai fare a me ché è pericoloso“.

E tossico per i tuoi bambini che in questo clima non potrebbero raggiungere il giusto livello di autonomia.

Infatti, vedendo quasi solo ostacoli intorno a loro, rischiano di perdere il giusto equilibrio fra ciò che è concesso e ciò che è proibito.

Ai loro occhi tu diventeresti quella figura che vuole ostacolare.

Non sentendosi accolti nel loro processo di sperimentazione e, non sentendosi compresi in generale, il vostro rapporto ne risulterebbe compromesso.

Lo spiego ampiamente nella mia guida gratuita “Metti la tua casa al sicuro per i tuoi bimbi” che puoi scaricare cliccando qui.

Figura 1: Immagine scattata da Mikhail Nilov, pexels.

La casa è il nostro rifugio, dove ognuno di noi vorrebbe poter trovare un po’ di pace dalle tempeste che, in un modo o nell’altro, si combattono fuori.

Allora, perché i genitori siano sereni ed i bambini possano sentirsi a proprio agio da diversi punti di vista, mettiamo in sicurezza la casa!

Figura 2: Immagine scattata da Jessica West, pexels.

Una casa sicura per una crescita serena e indipendente. Da dove cominciare?

Si inizia sempre dalle situazioni che possono portare conseguenze più gravi, come può essere un’intossicazione da prodotti per la pulizia o da farmaci, o l’ostruzione delle vie aeree, tagli, e così via.

Anche se i tuoi bambini ancora non camminano, basta semplicemente che sappiano gattonare per essere esposti a questi rischi.

Tendenzialmente le stanze più pericolose sono il bagno e la cucina.

Le stanze più pericolose: il bagno e la cucina.

Puoi scegliere di creare delle zone NO, ma non è così semplice, oltre che può essere controproducente vietare completamente l’accesso ad alcune stanze.

Per esempio, il bagno è una di quelle stanze dove prima o poi in qualche modo i bambini dovranno avere accesso.

Il bagno.

Figura 3: Immagine scattata da Karolina Grabowska, pexels.

Allora, per prima cosa, tutti i prodotti per la pulizia devono essere riposti in uno scaffale alto, che i bambini non possano raggiungere in NESSUN MODO, neanche con l’aiuto di sedie o sgabelli.

Figura 4: Immagine scattata da Ron Lach, pexels.

Se non c’è un posto adatto, puoi utilizzare una scatola con serratura per la conservazione dei farmaci, così che i bambini non abbiano modo di aprirla.

In realtà, al di là di questo, io personalmente per ridurre questo tipo di rischi cerco di usare prodotti naturali per la pulizia quotidiana, come aceto e bicarbonato, che in generale sono più sicuri per tutti, anche per l’ambiente.

Tuttavia, qualche prodotto più aggressivo e tossico lo si può trovare anche a casa mia (e in quelle di tutti immagino).

Stesso discorso si può fare per i prodotti di bellezza, lacca per capelli, schiuma da barba, colluttorio ecc.

O per le medicine.

Figura 5: Immagine pexels, pixabay.

Anche gli integratori, per quanto possano essere percepiti come innocui, se ingeriti superando le dosi consigliate, possono avere effetti collaterali, soprattutto nei bambini.

E non è l’unico rischio.

C’è da considerare anche il soffocamento per via della struttura e della composizione delle capsule.

In realtà per eliminare questo rischio si dovrebbero eliminare TUTTI gli oggetti piccoli, che siano giocattoli o altro, o anche che si tratti di piccole parti staccabili da altri oggetti.

Ecco perché, a conclusione di queste osservazioni, per tutti questi elementi bisogna individuare un posto idoneo.

C’è un modo semplice per stabilire quali oggetti si possono ritenere sicuri per le dimensioni e, quindi, avere il via libera in casa.

Basta un rotolo di carta igienica già consumata!

Sì, hai capito bene!

Prendine uno e prova a infilarci dentro l’oggetto che ti dà preoccupazione.

Se ci passa, vuol dire che può entrare facilmente anche nella bocca di un bambino e restarci “incastrata”.

Se, al contrario, è troppo grande per attraversarlo, allora puoi stare tranquilla, ma controlla che non abbia componenti che possano staccarsi e attraversare il rotolo (e quindi la bocca dei bambini).

Con questo metodo bisognerebbe passare in rassegna ogni stanza e ogni ambiente frequentato dai piccoli.

Altri rischi tipici del bagno sono le parti elettriche.

Le prese dovrebbero essere poste ad una distanza tale da evitare gli schizzi d’acqua.

Tuttavia, sarebbe ancora meglio pensare a soluzioni non a vista, sia per una questione di sicurezza sia per una questione estetica.

Figura 6: Immagine scattata da Cottonbro Studio, pexels.

Anche perché un ambiente con meno cavi in giro è più ordinato e, di conseguenza, ancora più sicuro.

Tutto questo incide anche sul benessere mentale e fisico.

La cucina.

Figura 7: Immagine scattata da Elina Fairytale, pexels.

Il pericolo elettrico si ripresenta in cucina insieme agli elettrodomestici, ma è solo uno tra i tanti problemi.

Ecco perché spesso si fa prima a renderla la stanza proibita ai più piccoli.

La questione si fa, però, più complicata in caso di open space, soluzione ricorrente nelle piccole case (e non solo).

Anche nella mia ho adottato questa distribuzione, ma abbiamo istituito come regola quella di trasformare la cucina come zona NO per i bambini quando mamma e papà stanno cucinando.

A meno che non si decida di cucinare insieme utilizzando la torre di apprendimento e con le dovute accortezze.

Tuttavia, anche nella zona cucina abbiamo identificato un angolo che sia sempre accessibile ai bambini, dove possono prendere autonomamente snack già pronti, acqua e accessori vari.

Inizialmente avevamo comprato dei blocchi di sicurezza per i cassetti (per esempio quelli delle posate) senza, però, mai utilizzarli optando per una soluzione più a misura di bambini.

Per esempio, abbiamo tolto dal cassetto delle posate, alla portata dei bambini, coltelli affilati, forbici da cucina e simili (anche se ci sono attrezzi tra questi che lasciamo usare sotto nostra stretta sorveglianza, come il pelapatate, la macchina del caffè ecc. ).

In questo modo hanno libero accesso a tutto il resto, come forchette, coltelli poco taglienti e pentole, tutto quello che può essere usato in modo innocuo, ma comunque con uno scopo, come quello di apparecchiare la tavola per i pasti.

Figura 8: Immagine scattata da Castorly Stock, pexels.

Altra fonte di pericolo sono i fuochi e il forno, per i quali esistono protezioni per impedirne l’apertura o barriere per evitarne l’accesso.

Meglio ancora se si progetta la posizione del forno più alta, così che sia più difficile arrivarci per i bambini ed è anche più comoda per chi lo usa.

La stanza più frequentata: il soggiorno.

Figura 9: Immagine scattata da Gustavo Fring, pexels.

Spesso è proprio il soggiorno la vera e propria area giochi dei bambini, dal momento che in genere è qui che si trascorre la maggior parte della giornata.

Per cui è ancora più importante che si possano muovere liberamente e anche tu possa trascorrere del tempo in relax sul divano mentre loro giocano tranquilli.

Per questo propongo di scegliere a monte arredi dalle forme poco spigolose con materiali altrettanto morbidi come legno, sedie imbottite, tappeti, cuscini e così via.

Eviterei materiali come metalli e vetri, per quanto possibile.

In realtà quando ho progettato la casa in cui viviamo non ho pensato a tutto questo, per la mia visione completamente distaccata dal loro mondo, come avrai letto dalla mia story.

Per cui senza pormi troppi problemi, se non quello dello spazio, acquistai il mio bel tavolino trasformabile con ripiano in vetro, quattro begli spigoli appuntiti e gambe in metallo.

I paraspigoli?

Ne ho acquistati di diverse tipologie, ma i loro adesivi non hanno lunga vita.

Li trovi più spesso sul pavimento che dove dovrebbero essere.

É vero, urtare qualche volta ad uno spigolo può essere educativo, ma anche molto doloroso.

E dover prestare attenzione a qualunque movimento in uno spazio stretto e PIENO di situazioni dove potersi fare male diventa stressante.

Un po’ come se tu dovessi muoverti in uno spazio angusto cinto di rose.

Sì, bello, ma ti pungi in continuazione ad ogni movimento, per quanto tu possa prestare attenzione.

Lo stesso vale per tutti i “gingilli” di vetro, porcellana o materiali che potrebbero infrangersi e diventare, di conseguenza, pericolosi.

Anche qui è valido tutto quello di cui ho scritto sulle altre stanze, cioè:

  • coprire le prese di corrente inutilizzate;
  • nascondere i cavi elettrici (grazie ad arredi con gli attacchi integrati o anche semplicemente con dei passacavi.

Assicurati, inoltre, che tutti gli arredi siano ben fissati alle pareti, perché se il bambino pensa di raggiungere un oggetto arrampicandosi su uno scaffale, questo potrebbe ribaltarsi con tutto il carico che contiene.

E qui ne ho viste di conseguenze molto gravi!

Discorso analogo si può fare per le tende, dove per altro i bambini possono rimanervi incastrati, nel tessuto stesso o nei laccetti reggitende.

In generale elimina tutti i fili più lunghi di 20 cm (inclusi quelli delle tende).

Anche i tappeti devono essere antiscivolo e, chiaramente, come per tutti i materiali, che siano di qualità.

Considerazioni analoghe si possono fare per la zona notte.

Zona notte.

Figura 10: Immagine pexels.

Qui i rischi principali sono legati molto più alla salubrità dell’aria che agli arredi.

In generale, tutte le stanze vanno fatte arieggiare frequentemente, ma in particolare la camera da letto dove si consuma molto ossigeno per diverse ore consecutive.

E dove tendenzialmente c’è l’armadio con i vestiti che raccolgono polvere e tutto quello che portiamo da fuori, come il fumo di sigaretta che rimane impregnato non solo nei vestiti ma nell’intero ambiente, considerato tra le principali cause di SIDS (Sudden Infant Death Syndrome).

Ad ogni modo, venendo agli arredi, il letto stesso può essere un pericolo, soprattutto per i neonati.

Si cerca di renderli quanto più carini e accoglienti, ma in realtà è che di notte c’è un basso livello di controllo e di attenzione.

Per cui risulta più difficile riuscire ad accorgersi che il neonato sia rimasto incastrato tra i peluches che gli impediscono di respirare, nel paracolpi o nelle comuni coperte.

Anche per i bambini più grandicelli, il paracolpi può diventare un trampolino di lancio per superare le barriere dei lettini tradizionali.

In conclusione il lettino deve essere libero, il più minimal possibile, solo con il necessario per dormire.

Meglio ancora se per i neonati, anziché le classiche coperte, si usano i sacchi – nanna, che tengono i bambini alla giusta temperatura assicurando sempre il volto scoperto.

Un altro punto dolente, infatti, è proprio la temperatura della stanza e la tendenza ossessiva dei genitori a coprire, piuttosto che a cercare di interpretare le reali esigenze dei bambini, che in molti casi coincidono con le nostre.

Più è essenziale il letto, prima i bambini saranno portati al rilassamento e, quindi, all’addormentamento.

Si possono evitare le sbarre dei lettini tradizionali dal momento in cui i bambini iniziano a tirarsi su da soli, purché non si allontanino dal pavimento per circa 20 cm.

Si può provvedere anche ad un tappeto morbido da posizionare subito d’avanti al letto, così che anche se durante il sonno i bambini dovessero rotolare, si trovano quasi a livello del pavimento e comunque su un tappeto altrettanto morbido.

Questo li aiuterà ad apprendere i limiti del letto e, soprattutto, ad avere la possibilità di spostarsi senza correre rischi e venire a cercare autonomamente mamma e papà in caso di necessità.

È importante in ogni caso che abbiano un proprio letto, un proprio posto per dormire, che sia separato da quello dei genitori, perché anche questi ultimi non siano responsabili di spiacevoli incidenti durante il sonno.

Altre situazioni che richiedono attenzione: scale – finestre – balconi.

Altre situazioni che richiedono attenzione: le scale.

Non tanto quelle che portano verso l’alto, quanto quelle che portano al piano di sotto.

É una competenza che i bambini devono acquisire soprattutto in una casa disposta su più piani, ma i cancelletti ti possono aiutare a controllare i momenti in cui puoi esserci tu a monitorare.

La scala in sé per essere sicura deve rispettare determinati requisiti.

Per esempio scegliere solo montanti verticali, che rendano più complicato ai bambini arrampicarsi e scavalcarli.

Gli stessi montanti devono essere distanti non più di 8-10 cm per evitare che i bambini si possano affacciare con il rischio di rimanere con la testa incastrata.

A te magari possono sembrare situazioni assurde o anche esagerate, ma ti assicuro che sono tratte da fatti realmente accaduti.

Altre situazioni che richiedono attenzione: balconi.

Questi richiedono le stesse accortezze citate per le ringhiere delle scale.

Meglio se si tratta di parapetti.

In ogni caso l’altezza minima deve essere di 1.10 m.

Richiedono sicuramente un’attenzione maggiore rispetto alle scale interne, dal momento che la caduta qui fuori potrebbe avvenire da un’altezza più importante e dal momento che sul balcone, come sul terrazzo, ci sono arredi che possono favorire “l’arrampicata”.

É necessario tenere sempre la porta di accesso chiusa a chiave a questi spazi quando non è possibile avere una sorveglianza costante.

Per stare più tranquilli si possono installare le reti zincate anti torsione, pensate proprio per la sicurezza dei bambini e degli amici a quattro zampe d’appartamento.

Altre situazioni che richiedono attenzione: le finestre.

Anche queste possono destare la stessa preoccupazione di balconi e terrazzi lì dove non ci sono inferriate.

Diversamente anche qui si potrebbero installare le reti zincate per i bambini, oppure i limitatori di apertura delle finestre.

In conclusione abbiamo visto che…

  • Avere una casa sicura rende più sereni genitori e bambini, garantendone uno sviluppo autonomo;
  • Ci sono ambienti più pericolosi di altri, per cui è necessario partire dalla messa in sicurezza di quelli;
  • In ogni caso è necessario passare in rassegna tutte le stanze, perché molte volte si insidiano rischi dove non pensiamo;
  • É bene fare una progettazione idonea a monte, con gli arredi più indicati, ma ciò non toglie che è possibile apportare successivamente delle modifiche;
  • Bisogna rivedere la sicurezza della casa in base agli sviluppi dei bambini.

Per un maggiore approfondimento della tematica, ti ricordo di scaricare la mia guida gratuita “Metti la  tua casa al sicuro per i tuoi bimbi“. 91 pagine in cui ti spiego passo passo come fare spazio, come scegliere arredi sicuri e, poi, come disporli in modo sicuro. Come facilitare la pulizia e tanto altro! Puoi scaricarla cliccando qui.

Quali sono gli altri timori che turbano la tua serenità con i bambini in casa?

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La tecnica per mantenere i giocattoli in ordine

Evita il disordine creando elementi di stoccaggio funzionali e ben pensati

In questo articolo ti svelo la tecnica per mantenere i giocattoli in ordine.

In questo modo non saresti più vittima di un ordine destinato ad infrangersi nel giro di pochi secondi.

Leggi fino in fondo questo articolo.

Organizzare i giocattoli dei bambini può sembrare una missione impossibile.

Per rendere tutto più semplice e veloce si finisce per nasconderli e raggiungere un ordine che alla fin dei conti si rivela effimero.

Con questa tecnica finalmente saprai come raggiungere un equilibrio perfetto tra ordine e praticità, creando spazi accoglienti per tutti.

È così che l’ordine quotidiano non sarà più un sogno irraggiungibile, ma una realtà alla portata di ogni famiglia.

Usa questa tecnica per mantenere i giocattoli in ordine

Ti sei mai trovata a provare e riprovare a tenere in ordine la casa, ma i giocattoli dei bambini sembrano sempre moltiplicarsi e spuntare ovunque?

Ti chiedi: “Ma come fanno gli altri a gestire tutto questo?

E alla fine ti senti sopraffatta, continuando a lottare con contenitori traboccanti e armadi pieni di giochi.

Ricordo perfettamente il giorno in cui anche io mi sono trovata a pensare: “È possibile che sia così complicato mantenere l’ordine?

Seduta al divano mentre allattavo la mia piccolina in braccio, guardavo la stanza piena di giochi sparsi ovunque, e lei mi guardava come per dire: “Ma perché ti preoccupi? Piuttosto, goditi il momento, perché quando rientrerà da scuola il mio fratellone la situazione sarà anche peggio

Proprio in quel momento, mi è scattata la lampadina!

Avevo capito che non era questione di avere pochi o tanti giochi, ma di trovare il giusto sistema per organizzarli.

E non si tratta solo di estetica!

Studi dimostrano che i bambini che hanno meno oggetti a disposizione, sviluppano maggiore creatività e autonomia, trovando più facilmente soluzioni ai loro problemi.

L’ordine non è solo pratico, ma aiuta anche lo sviluppo emotivo e cognitivo.

Come organizzare i giocattoli per mantenere l’ordine senza impazzire

Tra poco ti svelerò la tecnica per mantenere i giocattoli in ordine.

Riuscire a gestire i giochi dei bambini è un passo gigantesco verso una casa ordinata, senza dover fare troppi sforzi.

In fondo all’articolo, troverai anche un esempio pratico per iniziare subito!

Almeno una volta nella vita i genitori si trovano con la casa invasa da giocattoli.

Il problema sembra crescere con i figli, e contenitori o mobili sembrano non bastare mai.

Ora, però, immagina di poter organizzare i giocattoli in modo che siano facili da gestire sia per te sia per i tuoi bambini.

Non solo potrai trovare ciò che serve in un attimo, senza impazzire, ma sarà anche più facile insegnare ai tuoi figli a rimettere a posto.

Vediamo tutti i passaggi della la tecnica per mantenere i giocattoli in ordine e ti sentirai subito più serena.

1. Scegli i contenitori giusti

Non tutti i contenitori sono uguali.

Se hai poco spazio o vuoi mantenere l’ordine senza vedere continuamente giochi in giro, opta per contenitori chiusi per conservare più giocattoli insieme della stessa categoria.

Puoi, invece, usare contenitori aperti per tenere a vista un numero limitato di giochi, facilmente accessibili ai bambini.

Evita di avere troppi contenitori a vista, rischiano solo di confondere e creare a loro volta disordine.

2. Rotazione dei giocattoli

Non tutti i giochi devono essere a disposizione tutto il tempo.

Un sistema di rotazione è ideale per ridurre il numero di giochi a vista, mantenendo solo 5-6 giochi disponibili a rotazione.

Gli altri possono essere conservati in un armadio o in uno spazio non visibile.

Questa tecnica non solo aiuta a mantenere l’ordine, ma favorisce la creatività dei bambini, che saranno stimolati a trovare nuove idee con meno giochi a disposizione.

3. Evita troppi contenitori a portata di mano

Avere troppi contenitori a portata di mano può rendere difficile tenere tutto sotto controllo.

Il principale divertimento dei bambini è quello di rovesciare i contenitori creando in un attimo un vero e proprio tappeto di giochi.

Quantità difficili da gestire, tanto da arrivare troppo stanchi per riuscire a rimettere a posto da soli tutto.

Ecco perché devono essere accessibili solo i giochi che riescono a gestire.

Piuttosto, usa i contenitori per agevolare la rotazione dei giochi.

4. Scegli materiali naturali e sostenibili che non aggiungono caos visivo

Preferisci sempre materiali naturali e certificati per i contenitori.

Oltre a non compromettere la salute fisica, contribuiscono al benessere psicologico.

Inoltre, il legno è un’ottima scelta non solo per l’estetica, ma anche per la sostenibilità e la durabilità nel tempo.

5. Crea una routine di ordine con i bambini

Un segreto per mantenere l’ordine è coinvolgere i bambini nel processo di riordino.

Crea una routine semplice e chiara, che li aiuti a capire dove riporre i giochi, aiutandovi con le etichette se lo ritieni necessario, e rendila un’attività giocosa, che faccia parte del gioco stesso.

Meno giochi e contenitori semplificano tutto e aiutano i bambini a gestire meglio lo spazio.

Un esempio pratico

Immagina di avere una scatola di mattoncini da costruzione e un paio di giocattoli più ingombranti.

Tieni i mattoncini in un contenitore chiuso, da svuotare quando è ora di giocarci, e i giochi più grandi in un contenitore aperto, facilmente accessibile.

Ogni settimana, ruota questi giochi con altri che hai conservato in un armadio.

In questo modo, riduci il disordine e stimoli a conservare l’ordine e la propensione alla creatività dei bambini.

Recap

In questo articolo abbiamo visto una tecnica semplice e pratica per mantenere i giocattoli in ordine senza nasconderli in modo casuale.

Dunque bastano questi 5 passaggi:

1. Scegli i contenitori giusti

2. Fai la rotazione dei giocattoli

3. Evita troppi contenitori a portata di mano

4. Scegli materiali naturali e sostenibili

5. Crea una routine di ordine con i bambini

Ecco svelata la tecnica per mantenere i giocattoli in ordine.

Questa tecnica non solo ti aiuterà a mantenere l’ordine, ma renderà anche la tua casa un ambiente più sereno e funzionale per tutta la famiglia.

Gli altri passi per un ambiente sicuro li trovi nella mia guida gratuita che puoi scaricare cliccando qui.

Se hai domande, scrivi qui sotto il tuo commento e ti risponderò personalmente!



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Minimalismo e bambini

Minimalismo e bambini: Educare all’essenziale per scoprire abbondanza.

Minimalismo e bambini non sono quasi mai associati, anzi, semmai è tutto il contrario; ma è proprio attraverso il minimalismo che si “impara ad educare” all’essenziale per scoprire abbondanza.

Il fatto è che la parte più difficile è vedere abbondanza nell’essenziale.

Ed è ancora più difficile scorgere l’essenziale.

Ma lascia che ti spieghi dal principio…

Hai fatto caso all’influenza che può avere su di TE un ambiente disordinato e saturo?

Immagina ora l’impatto che può avere sui bambini, e quanto può diventare stressante per loro vivere in un ambiente sovraccarico di stimoli.

Perché in fondo è di questo che si tratta quando si parla di disordine:

un eccesso di oggetti che si fatica a mantenere nel posto assegnato.

Se un posto c’è.

Vedere giocattoli ovunque, vestiti che si accumulano, e oggetti che si moltiplicano ogni giorno…

È facile sentirsi sopraffatti.

Anche se ormai è radicata nella nostra cultura l’idea che per rendere felici i bambini e aiutarli a crescere ci sia bisogno di una valanga di giochi, con mille suoni e luci;

in realtà puoi notare facilmente come un bambino che si trova in un contesto simile, in cui si pensa di arricchirlo, in realtà, venga privato di molto altro.

È l’idea di abbondanza che viene associata alla quantità di cose.

Viviamo in un’epoca in cui è molto difficile mettere in pratica il minimalismo per un discorso culturale.

In cui sembra assurdo dover educare all’essenziale per scoprire abbondanza.

Non solo per quanto riguarda i bambini, ma anche per quello che è stata la nostra infanzia o, piuttosto, quella dei nostri genitori, e di cui ci hanno trasmesso gli ideali.

Un’infanzia in cui effettivamente si viveva di poco.

Quel poco che sapeva tanto di mancanza.

Di stenti.

Per cui ci si preoccupava di conservare il di più per quando ci sarebbe stato di meno.

Ecco che questo modo di fare ce lo siamo portato dietro, divenendo quasi parte del nostro DNA.

Abbiamo iniziato ad affezionarci agli oggetti, a creare legami più con loro che con le persone.

A dare più importanza alle cose che alle persone.

A dare più importanza a non rovinare la casa, il parquet, il vaso della nonna, piuttosto che a permettere ai nostri bambini di arricchirsi di esperienze e sentirsi davvero a casa propria.

Non perché gli sia consentito distruggerla ma perché gli sia concesso di imparare a viverla pur rispettandola.

Scopri come applicare il minimalismo con i bambini!

Minimalismo e bambini: educare all’essenziale per scoprire abbondanza.

Anche tu puoi trasformare la vita dei tuoi figli e la tua attraverso il minimalismo

Leggi fino in fondo per scoprire come un ambiente più semplice e minimale può favorire l’ordine e, di conseguenza, uno sviluppo sereno dei tuoi piccoli.

Alla fine, ti mostrerò un esempio pratico su come iniziare.

Lo sapevi che l’ordine, la bellezza e l’assenza di caos dell’ambiente suscitano in te, nei tuoi bambini… migliori risposte cognitive ed emotive?

Lo dice la scienza!

Nello specifico gli studi di Elizabeth Sander, psicologa della Bond University in Australia, che hanno avvalorato la teoria di Marie Kondo, la guru giapponese del minimalismo.

E senza andare così lontano, sono convinta che hai fatto caso anche tu al disagio che senti quando è tutto sotto sopra e, invece, alla pace dei sensi che raggiungi in quei (pochi 🤣 ) momenti in cui è tutto dove dovrebbe essere.

Tuttavia, sono sicura che hai provato in tutti i modi a creare un ambiente sereno e ordinato per i tuoi bambini, ma ti sei ritrovata punto e a capo, a sentirti sopraffatta dal disordine e dagli stimoli eccessivi.

Ti eri mai chiesta prima se questa situazione può condizionare la propensione all’ordine dei tuoi bambini o peggio ancora incidere sulla loro crescita?

Ricordo quando anch’io mi sono trovata nella stessa situazione:

una casa piena di giocattoli, vestiti e oggetti che si accumulavano ovunque, fino al punto di sentirmi confusa e incapace di gestire tutto, soprattutto per una questione di sicurezza.

Allo stesso tempo osservavo i miei bambini faticare a concentrarsi e rilassarsi.

Poi, proprio grazie alle letture di e su Maria Montessori, ho scoperto il minimalismo con i bambini, e educare all’essenziale per scoprire abbondanza.

Grazie a questo approccio, non solo ho ritrovato l’ordine e la serenità nella mia casa – nonostante non abbia ancora raggiunto il livello ottimale che fa per la mia famiglia – ma ho anche visto il cambiamento nei miei bambini:

giocare con una maggiore serenità e concentrazione, potendosi muovere in modo più spensierato in un ambiente più sicuro, ma anche stimolante al punto giusto.

Come può il minimalismo influire sulla crescita dei tuoi bambini?

In realtà buona parte dell’abbondanza che offre il minimalismo non è tanto nelle cose, quanto nelle esperienze, nelle relazioni, nelle idee, nella creatività…

Un bambino sopraffatto da cose, se non addirittura da giochi che lavorano per lui, facendogli subire il gioco piuttosto che viverlo, viene privato di tanto altro.

Molte delle sue attività mentali vengono messe alle strette.

Prima fra tutte viene repressa la capacità di concentrazione.

E, con essa, la pazienza di portare a termine un compito specifico con lo scopo di constatarne i risultati.

Dunque, fatica a sviluppare il senso logico.

Per tanto, non si parla solo di effetti immediati, ma anche di conseguenze a lungo termine.

Per esempio, un bambino che non ha la pazienza di mettere in equilibrio i mattoncini da costruzione, difficilmente potrà sperimentare la soddisfazione di riuscire a costruire una torre alta.

E poi, perché no, l’entusiasmo di buttare giù quella stessa torre.

E insieme a tutto questo prendere atto dell’esistenza di una forza speciale (di gravità).

Il minimalismo è la soluzione che sta trasformando anche me e la mia casa e sta dando ai miei bambini un ambiente più tranquillo in cui crescere.

Ma come si mettono insieme minimalismo e bambini?

Innanzitutto ti anticipo che non devi vederlo come una soluzione isolata e definitiva che si ottiene dall’oggi al domani, ma in genere è il frutto di un percorso molto più lungo.

Se ricordi bene, prima ti dicevo che anch’io sono ancora nel bel mezzo di un percorso.

Sicuramente nel mio caso incide molto il fatto di vivere con dei bambini in un piccolo bivani, ma, per quanto questo possa rendere il percorso più complicato, lo vedo come un’opportunitá che ci disciplina a vivere con poco.

Cioè senza vederla come una mancanza.

ANZI diventa uno strumento per educare prima me stessa e poi i bambini ad arricchirsi di esperienze piuttosto che di cose materiali.

È questo uno degli aspetti che vale la pena portarsi dietro dall’educazione del passato, che era però fatta di stenti, senza molte opportunità di scelta.

Essendo un percorso che dipende prima di tutto da una serie di ragionamenti e implicazioni mentali e affettive (capita anche a te di affezionarti…alle cose?), consiglio di iniziare con un esercizio da ripetere almeno una volta a settimana.

Meglio se ogni giorno.

Anche solo per pochi minuti.

1. Decluttering periodico

Elimina regolarmente il superfluo dalla tua casa.

Ma fallo ragionando su quello che vuoi tenere, cioè quello di cui assolutamente non puoi fare a meno.

Questo rimane.

È il resto che va via.

Così da non avvertire il senso di privazione, ma al contrario focalizzarti sulla ricchezza che hai.

Inizia dalle TUE cose per dare l’esempio ai bambini.

Questo del minimalismo per i bambini diventa un esercizio anche per gli adulti, che, per insegnare, devono prima di tutto essere.

Educarsi per educare all’essenziale e scoprire abbondanza.

Dunque, prima di invitare a privilegiare l’essenziale devi mostrare come tu stessa riesci a trarre vantaggio dal minimo necessario ed a gestirlo al meglio tenendolo pulito e in ordine.

Lo so, la perfezione è difficile e forse impossibile da raggiungere, ma esercitandoti ogni giorno, ti ci puoi avvicinare sempre di più con piccoli gesti ripetuti con costanza.

Dopo aver finito con le tue cose, passa agli ambienti comuni così che, quando arriverai agli oggetti dei bambini, questi abbiano avuto il tempo di assimilare queste attività come facenti parte di un percorso naturale.

Questo non solo aiuta a mantenere l’ordine, ma insegna ai bambini l’importanza di fare spazio, e accogliere il nuovo solo quando è davvero necessario.

Lo so che con i bambini non c’è mai tempo per dedicare a questo una giornata intera, ma ti dirò…

Anche senza bambini non c’è tutto questo tempo.

E non è solo questione di tempo, ma c’è anche un altro aspetto da considerare.

Più roba c’è, più si crea sovraccarico mentale anche per riordinare.

Io stessa, quando mi occupo di riordino e decluttering, riesco ad occuparmi in modo più efficace di un piccolo spazio per giorno, tipo: una mensola della libreria, l’armadietto del bagno, la nicchia della doccia, il cesto dei giochi grandi e così via.

Procedendo per piccoli passi, dai modo anche a te di maturare a che cosa vuoi effettivamente dare importanza.

2. Regole sugli acquisti

Minimalismo non vuol dire non acquistare nulla, ma vuol dire limitare gli acquisti.

Limitarli a quelli piú utili e durevoli. Quindi sicuramente più di qualità.

Per essere più ligi a questo modo di fare, ti invito a tenere presente l’obiettivo educativo.

Dunque, non solo per non sovrastimolare il bambin@ a causa delle eccessive attività di cui si può riempire la casa, ma anche per insegnargli ad accettare il NO.

A capire che ci sono situazioni in cui non tutto è dovuto.

Perché il più delle volte le cose, che siano oggetti o traguardi, vanno conquistati attraverso il duro lavoro.

Insegnargli a valutare se è davvero quello di cui hanno bisogno.

Dunque portarli a riflettere che se quel gioco che non l’ho acquistato ieri, mi piace ancora oggi, mi piace ancora domani e mi piace ancora tra qualche giorno.

O, al contrario, questo temporeggiare mi ha portato a capire che in fondo quel gioco non lo desideravo davvero, ma ero invasa solo dall’euforia del momento.

Dunque,

stabilisci criteri chiari per tutti su quali e quanti oggetti possono entrare in casa.

Ad esempio, limita gli acquisti di giochi a occasioni speciali o dopo aver eliminato qualcosa che non serve più.

Questo riduce il rischio di sovraccaricare l’ambiente con oggetti apparentemente utili, ma che alla fin di conti si rivelano inutili.

Ho detto “giochi”, ma vale per tutti.

Anche per i TUOI GIOCHI che possono essere libri, elettrodomestici, soprammobili e così via.

3. Rotazione dei giochi

Tieni a disposizione solo pochi giochi, i più gettonati del momento, alternandoli periodicamente, ma sempre rispondendo agli interessi e agli sviluppi dei bambini.

Fare questo non solo facilita l’ordine, ma aiuta i bambini a concentrarsi meglio su ciò che hanno, sviluppando la loro capacità di portare a termine le attività.

4. Occuparsi di mantenere lo spazio libero

La riduzione del disordine per aumentare spazio libero, riduce gli incidenti e le preoccupazioni.

Meno oggetti in casa significa meno stress perché un ambiente più ordinato contribuisce alla serenità familiare, riducendo le occasioni di tensione.

Pensa, per esempio, ai rischi del camminare su un pavimento dove ci sono giochi sparsi.

Quando capita da noi, io lo chiamo il “campo minato”, perché basta una minima distrazione per provocare un disastro.

E se questo succede se hai un fratellino o sorellina più piccoli in braccio o con bambini piccoli che stanno imparando a camminare, la situazione si complica per tutti:

– Per i bambini, diventa più difficile riuscire a concentrarsi sul camminare;

– Per gli adulti, diventa più difficile lasciarli sperimentare senza interferire.

Dunque ricorda questi passaggi:

1. Decluttering

2. Regolamentare gli acquisti

3. Fare la rotazione dei giochi

4. Occuparsi di mantenere lo spazio libero

Segui i 4 passi verso il minimalismo e vedrai subito la differenza in termini di ordine e tranquillità.

Il minimalismo è parte essenziale della sicurezza.

E nessuno si sognerebbe di lasciare un bambino libero di agire in un ambiente non sicuro.

Gli altri passi per un ambiente sicuro li trovi nella mia guida gratuita che puoi scaricare cliccando qui.

Se hai domande, scrivi qui sotto il tuo commento e ti risponderò personalmente!

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Il segreto del successo nei bambini a partire da casa tua

Supporta lo sviluppo dei tuoi bambini con tre semplici step che svelano il segreto del successo nei bambini a partire da casa tua. 

Ti è mai capitato di lasciarti guidare dall’ispirazione?

Come quella degli artisti…

Per esempio semplicemente nel preparare una torta o dedicarti ad una lettura.

E di ottenere un risultato molto più soddisfacente, anche solo per la semplicità con cui hai svolto i passaggi o la velocità con la quale hai memorizzato concetti complessi.

Capita anche a me…

Non appena ho un’idea o un’intuizione devo subito buttarla giù o so già che sarà persa per sempre.

Spesso mi basta anche solo iniziare, per muovere quel flusso di pensieri e di idee e dare il via al mio estro creativo.

E non posso assolutamente interromperlo per dare spiegazioni ad altri o anche solo a me stessa.

Non c’è tempo, perché i miei pensieri vanno più veloci delle parole o delle mie mani che creano.

C’è bisogno di farsi guidare da qualcosa di superiore.

Ti dico la verità: questo non riguarda solo te e me.

E questo istinto, quest’ispirazione, è ancora più forte nei bambini.

Te ne accorgi quando li chiami e non ti degnano minimamente di attenzione, perché sono impegnatissimi a fare qualcosa, con le labbra serrate o la lingua di fuori.

Se non stanno facendo qualcosa di pericoloso, io li lascio fare perché è il momento in cui sono in pace con sé stessi e col mondo.

è il momento in cui, pieni di soddisfazione per il loro operato, stanno facendo il carico di autostima.

Ed ed qui la chiave:

il 90% del benessere di un bambino (e non solo) dipende da un ambiente che gli permetta di sentirsi realizzato, esprimendo se stesso ed il suo potenziale.

Scopriamo insieme il segreto del successo nei bambini a partire da casa tua

Come supportare lo sviluppo dei tuoi bambini con tre semplici step da applicare subito in casa tua.

Leggi fino alla fine per scoprirlo.

Un ambiente preparato affinché anche un bambino piccolo possa muoversi senza restrizioni, pur rispettando le fondamentali regole di sicurezza, ma anche di rispetto verso gli altri componenti della famiglia, garantisce successo nelle sue azioni quotidiane, alimentando autostima e formando adulti più sereni, creativi e altruisti.

Ti sembra un sogno?

Resta solo un sogno se ti concentri solo sul risultato finale.

In realtà si tratta di azioni quotidiane.

Da compiere in modo ripetuto e costante.

Che formano un percorso.

E quale migliore alleato se non la vostra casa?

C’è, però, un aspetto che preoccupa molti genitori, cioè correre il rischio di creare un ambiente che sia un po’ eccessivo per il bambino perché lo porta a sovrastimolarlo o, al contrario, a stimolarlo troppo poco.

Questi genitori si chiedono se abbiano davvero gli strumenti giusti per un ambiente adatto alla loro crescita.

Se te lo stai chiedendo anche tu, ti do una buona notizia:

non serve molto, anzi…

Il fatto di avere materiali semplici e, talvolta, di non averli, quindi di doverli reperire o costruire da sé, è un incentivo alla creatività e alla capacità di adattamento.

Partire da piccole cose, come sbucciare un frutto o prepararsi la cena, è fondamentale per arricchirsi di esperienze e sviluppare abilità.

Questo percorso di crescita, basato su attività pratiche, rende anche i genitori più sicuri nell’affidare compiti via via più complessi.

Maria Montessori ci ha insegnato e dimostrato che, nelle giuste condizioni, tutti possono raggiungere risultati S T R A O R D I N A R I.

Bada bene, però, a non incorrere in un errore fondamentale:

non si tratta di una gara a chi raggiunge prima determinate tappe di crescita, ma di dare ad ogni bambino le migliori opportunità per diventare la migliore versione di se stesso.

Come fare allora?

Leggi fino alla fine per scoprire come agire in modo semplice e senza paura di sbagliare seguendo questi tre passaggi che puoi applicare già oggi.

1. Osserva tuo figlio

Il punto di partenza è sempre l’osservazione.

Osservare attentamente il bambino/a, le sue competenze, i suoi interessi e la sua età, permette di capire i suoi bisogni. Anche quelli inespressi.

Ogni fase della crescita ha le sue esigenze specifiche, e solo osservando potrai imparare a riconoscerle.

Per esempio, se noti un avvicinamento ai libri o sai che è nell’età in cui può interessare la lettura, predisponi i libri alla sua portata, uno spazio comodo dove poterli sfogliare, da solo, ma anche insieme a qualcuno.

Infatti, un interesse può nascere da una proposta o da una scoperta.

Ecco perché l’ambiente gioca un ruolo fondamentale.

Dunque il passo successivo è proprio questo:

2. Predisponi l’ambiente

Questo è il momento di agire.

Crea un ambiente attrattivo, bello e interessante, che lo stimoli, ma senza sovraccaricarlo.

Non serve molto: spesso è sufficiente adattare quello che già possiedi per renderlo facilmente accessibile e sicuro per la sua età.

Facendo riferimento all’esempio della lettura, puoi sempre dedicare alle letture del bambino gli scaffali più bassi della tua libreria.

Oppure possono bastare delle semplici mensole alla sua altezza.

Quello cui devi prestare attenzione è trovare un equilibrio tra le occasioni di successo ed insuccesso.

Ecco perché è importante che dopo aver predisposto l’ambiente tu continui ad osservare.

3. Continua a osservare e ad adattare

Continua a osservare tuo figlio mentre esplora e interagisce con il mondo che hai creato per lui.

Solo così scoprirai se sei sulla giusta strada o se è necessario fare un passo indietro.

In questo modo potrai fare piccoli aggiustamenti che lo aiuteranno a progredire, sempre rispettando il suo ritmo.

La crescita è un processo continuo, e così deve essere anche l’adattamento dell’ambiente.

L’osservazione costante è la chiave.

Il bambino indica la strada e l’adulto lo guida attraverso l’ambiente, favorendo un processo di apprendimento autonomo e stimolante.

Ecco svelato il segreto del successo nei bambini a partire da casa tua

I bambini entusiasti e autonomi imparano a vedere gli insuccessi non come fallimenti, ma come opportunità per rimboccarsi le maniche e riprovare.

Allo stesso tempo, sicuri che il loro adulto di riferimento è sempre a disposizione in caso di necessità di supporto anche solo emotivo.

Ti accorgerai presto che questo sistema porta a ridurre i conflitti, urla e rimproveri, rendendo la famiglia più felice e con meno stress.

Seguendo questi semplici passi, potrai trasformare la tua casa in un luogo che permetta ai bambini di muoversi liberamente fin da tenera età, conquistando la loro autonomia a piccoli passi, giorno dopo giorno, in un ambiente che li accompagna sostenendo la loro crescita nella direzione in cui è destinata ad andare.

Non un decidere per loro né, tanto meno, lasciare totale libero arbitrio, ma è un percorrere mano nella mano la strada verso il successo.

Il successo di cui parlo non è la fama o la ricchezza.

L’obiettivo è crescere bambini entusiasti, autonomi e capaci, nella piena espressione del proprio essere, contribuendo a costruire un mondo fatto di adulti più felici.

É questo il successo di cui parlo nei bambini, adulti di domani, a partire da casa tua e alla ricchezza di esperienze di crescita che ti gli hai offerto qui.

Figura 1

Il primo passo per una casa dove i bambini possano crescere in modo naturale e disinvolto con la serenità dei genitori è mettere in sicurezza l’ambiente. 

Come puoi farlo? 

Scarica qui la mia guida gratuita e seguimi sui social per restare sempre aggiornato sulle novità per case a misura di famiglia.

Se hai domande, scrivi qui sotto il tuo commento e ti risponderò personalmente!

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