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QUANDO NASCE UN BAMBINO… ASSICURATI QUESTI 3 SPAZI!

Quando nasce un bambino…

…si è portati a pensare che la priorità sia quella di avere una cameretta, invece è un errore. O almeno non è un’esigenza da soddisfare necessariamente nell’immediato!

Sicuramente un bebè comporta un’invasione… d’amore in ogni casa.

Figura 1: La famiglia ricostituita – Dr.ssa Cacioppo.

Tuttavia, porta con sé una serie di cambiamenti che possono richiedere tempi più o meno lunghi di adattamento.

Allora, puoi fare in modo che almeno la casa ti venga incontro a questo turbinio di novità, organizzando al meglio gli SPAZI FONDAMENTALI.

E quali sono?

Sono sostanzialmente 3:

  1. UNA POSTAZIONE ALLATTAMENTO CONFORTEVOLE
  2. IL FASCIATOIO
  3. LA CULLA

Ma vediamoli nel dettaglio, così da capire, di ognuna, che cos’è che le rende davvero funzionali.

1. POSTAZIONE ALLATTAMENTO CONFORTEVOLE

Figura 2: Postazione allattamento. Fonte: Pinterest.

Qualunque modalità di allattamento definisce momenti magici, ma anche impegnativi.

Quando, appena diventata mamma, mi chiedevano ogni quanto tempo allattassi il mio bambino, non sapevo rispondere, perché capitava spesso di trascorrere intere giornate seduta ad allattare.

Sembra incredibile! ma è davvero una necessità fisiologica del neonato, che per 9 mesi non ha conosciuto la fame o la sete, e invece adesso si trova a dover “faticare” per riempirsi lo stomaco.

Così allattare diventa un vero e proprio lavoro!

Si è portati a pensare che la posizione dell’allattamento sia unica e sia quella più canonica detta “a culla”.

In realtà, ce ne sono diverse altre che la tua postazione deve assecondare.

Pensa, per esempio, ad un allattamento gemellare o quello in tandem (cioè di quello che coinvolge non solo il neonato, ma anche il fratellino/sorellina più grande)…sarebbe impossibile portare avanti questo lavoro senza ripercussioni sulla salute!

Figura 3: Allattamento in tandem. Fonte: Pinterest.

Una buona postazione può incidere sull’avviamento dell’allattamento, non sempre così semplice e scontato.

Per cui è importante che la postura sia corretta oltre che comoda.

Tralasciando alcuni aspetti soggettivi…

Figura 4: Carlee Benear in una delle sue foto instagram che la ritraggono allattare mentre fa yoga.

…come dovrà essere questa postazione?

  • Innanzitutto comoda, tale da favorire il relax;
  • Con braccioli soffici, larghi, tali da poter appoggiare le braccia ed il bambino, così da non tenere per troppo tempo in tensione le spalle e il collo;
    In questo ci sono d’aiuto i cuscini per l’allattamento, che trovo molto confortevoli soprattutto quando il bambino è appena nato (e anche dopo), oltre che efficaci nell’assecondare la giusta posizione;


    Figura 5: Allattamento al seno con cuscino di supporto “Boppy”.

  • Per maggiore comodità servirebbe un piccolo tavolino per appoggiare lo stretto necessario, come il cellulare (di cui è sconsigliato l’uso durante la poppata), meglio se un libro da leggere, il telecomando della TV, snack, acqua (allattare fa venire una gran sete, anche in inverno!), o il tiralatte quando la stessa postazione viene usata per fare scorte di latte.
    Per questo è bene assicurarsi una presa di corrente vicina, anche se hai apparecchi che funzionano a batteria ricaricabile.

Figura 6: Postazione allattamento “morbida” con tavolino vicino alle prese e appoggio per le gambe. Fonte: Pinterest.

C’è chi preferisce che questa postazione sia a dondolo; chi, invece, preferisce che ci sia un appoggio per le gambe; e chi non riuscirebbe a fare a meno di nessuno dei due.

Figura 7: Postazione allattamento a dondolo. Fonte: Pinterest.

Figura 8: Postazione allattamento con poggiapiedi. Fonte: Pinterest.

Che ne sarà di questa postazione quando il bebè sarà svezzato?

L’angolo allattamento può restare sempre la postazione delle coccole; infatti, il fatto di aver concluso l’allattamento, non implica che il bambino non abbia più bisogno di momenti di contatto e di coccola.

Allora, per esempio, potrai mantenere questa stessa postazione per il racconto delle favole prima della nanna, diventando parte di una ritualità fondamentale per il sonno.

Figura 9: Postazione allattamento usata per raccontare storie. Fonte: Pinterest.

In ogni caso, è importante che sia comoda per entrambi perché faccia cornice a momenti piacevoli e speciali.

In mancanza di spazio la postazione allattamento può essere tranquillamente allestita in soggiorno adattando il divano o la poltrona già acquistati.

2. FASCIATOIO

Inizialmente posiziona il fasciatoio ad un’altezza comoda PER TE, così da agevolarti, soprattutto nel post partum (quando le forze potrebbero non essere al massimo), e che ti permetta di avere sotto mano tutto l’occorrente per il cambio (vestiti puliti, pannolini, pomate, phon, ecc.), in modo da facilitarti il compito anche qualora dovessi trovarti da sola.

Un’altezza comoda per te vuol dire che tu possa appoggiarci i gomiti stando in piedi.

Figura 10: Postazione fasciatoio “comoda”. Fonte: Pinterest.

Anche le alternative salvaspazio possono essere molto ergonomiche e belle. 

In seguito, quando il bambino inizierà a stare seduto da solo o, meglio ancora, a camminare, sarebbe più opportuno usare un fasciatoio montessoriano che dia il tempo al bambino di prendere consapevolezza del proprio corpo senza correre rischi dovuti all’altezza dal pavimento.

Figura 11: Postazione fasciatoio montessoriana La redoute.

A questo scopo sarebbe utile avere uno specchio dove il bambino possa vedere il proprio corpo nella sua interezza.

Considera che in questa fase, il bambino inizia ad affermare la propria personalità, per cui il fatto di essere messo giù steso a farsi cambiare può rappresentare per lui/lei motivo di “sottomissione”.

La prima manifestazione di questo sentimento può essere proprio quella di rifiutarsi di stendersi e farsi cambiare.

Allora è questo il momento di iniziare a mostrargli come ci si cambia stando in piedi o seduti su una sediolina.

Fino ad allora, però, il fasciatoio, così come descritto, è fondamentale!

Resta allora da valutare la stanza più comoda dove posizionarlo: ottimo è il bagno, così da accorciare il percorso all’acqua.

Figura 12: Postazione fasciatoio vicina al lavabo da bagno. Fonte: Pinterest.

Di questo esistono molte soluzioni salvaspazio che permettono di averlo anche sul bidet, sulla vasca da bagno, a muro o addirittura sulla lavatrice.

Figura 13: Postazione fasciatoio su vasca da bagno. Fonte: Pinterest.

Figura 14: Postazione fasciatoio a parete. Fonte: Pinterest.

Figura 15: Postazione fasciatoio su lavatrice. Fonte: Pinterest.

Figura 16: Postazione fasciatoio sopra-bidet richiudibile e con vasca per il bagnetto “Chicco”.

Forse un po’ meno pratica la soluzione pieghevole, ma si tratta pur sempre di una fase iniziale. Per cui se non c’è spazio e non vi va di forare la parete, è una buona alternativa.

Figura 17: Postazione fasciatoio sopra-bidet richiudibile. Fonte: Pinterest.

In ogni caso è sempre opportuno proteggere le prese vicine.

Invece, averlo in camera rende meno traumatico il cambio pannolino notturno, anche se potrebbe essere ugualmente necessario doversi spostare in bagno.

C’è chi, in condizioni davvero estreme di spazio, pratica il cambio pannolino direttamente sul letto, ma non è l’ideale per la tua schiena!

Se gli spazi lo permettono, invece, si può pensare di avere ben due postazioni fasciatoio in casa, purché siano entrambe complete di tutto l’occorrente: pomate allo zinco, mussole, detergente, pannolini, mangia pannolini, phon, vestiti, cesto della roba sporca, ecc.

La maggior parte dei fasciatoi è predisposta per contenere tutto l’occorrente, ma in mancanza si può allestire uno spazio dedicato.

Figura 18: Postazione fasciatoio con tutti gli spazi dedicati. Fonte: Pinterest.

Da non sottovalutare i giochi!

Sì!

I giochi, anche nella zona fasciatoio! Così il bambino sarà impegnato in un’attività che lo tenga relativamente fermo e quanto più calmo possibile durante il cambio (che diventa sempre più movimentato man mano che il bambino cresce).

Un gioco utile può essere, per esempio, la giostrina Munari.

Figura 19: Postazione fasciatoio con giostrina Munari, da proporre ai neonati.

3. LA CULLA

Nei primi mesi è consigliata la condivisione della stanza (non del letto attenzione!), così da agevolare l’allattamento a richiesta durante la notte o intervenire tempestivamente per ogni necessità del bebè.

La culla più bella, e anche più sicura, è quella più semplice.

Peluche, cuscini e paracolpi è meglio tenerli lontani dall’area sonno, in quanto un neonato non ha ancora le capacità fisiche per potersi liberare da questi ostacoli.

In somma non garantiscono un sonno sicuro.

Figura 20: Nell’immagine si vede sul lato sinistro un lettino considerato SICURO dall’OMS.  Se ne vedono pochi così sul web. Fonte: Pinterest.

Per molti neonati la culla sembra “avere le spine” o essere quasi un oggetto di tortura: si svegliano o iniziano a strillare non appena vengono adagiati, buttando in aria tutto il lungo lavoro di addormentamento.

Figura 21: Culla affiancata al letto matrimoniale e alla stessa altezza. Fonte: Pinterest.

Allora la culla ideale in questi casi è quella che viene affiancata al letto, come se fosse un’appendice del letto matrimoniale.

Figura 22: Culla su misura affiancata al letto matrimoniale e alla stessa altezza. Fonte: Pinterest.

Come fai a prevedere se sarà il tuo caso?

In realtà è una reazione naturale quella descritta, dunque molto comune. Cioè il neonato inizia a piangere nel momento in cui si sente indifeso (lontano dalla madre) e vulnerabile, per cui il suo pianto è una richiesta di aiuto per essere messo in salvo.

Un istinto primordiale, senza il quale probabilmente ci saremmo estinti.

Per questo consiglio un lettino trasformabile evolutivo perché puoi usarlo come culla classica, ma anche affiancarlo al letto matrimoniale, risolvendo anche i problemi di spazio in quanto si adatta alle esigenze e alla crescita del/della bambino/a.

Figura 23: Lettino trasformabile. Fonte: Pinterest.

Figura 24: Lettino trasformabile – evolutivo. Fonte: Pinterest.

4. IL QUARTO SPAZIO

In realtà ci sarebbe anche un quarto spazio da considerare, ovvero quello del bagnetto.

Figura 25: Foto ironica di bambino con galleggiante. Fonte: Pinterest.

Se hai una vasca da bagno, sarà più facile adattarla al bambino nelle varie fasi della crescita, altrimenti serviranno delle alternative altrettanto pratiche e sicure.

Figura 26: Vaschetta OK Baby S790/B su supporto per vasca da bagno.

Esistono degli adattatori per il lavabo, anche se io preferisco le vaschette appositamente pensate per il lavaggio del neonato, con cavalletto richiudibile e, dunque, salvaspazio.

Figura 27: Bambino in adattatore bagnetto per lavabo. Fonte: Pinterest.

Certo, in ogni caso, non pensare che siano così sicure da poter lasciare da solo il bambino, ma sicuramente sono di grande supporto!

Figura 28: Vaschetta OK Baby S790/B su cavalletto da terra con portaasciugamano.

Tu ce li hai tutti questi spazi in casa? Quale ti manca ancora?

Se hai domande, scrivi qui sotto il tuo commento e ti risponderò personalmente!

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