Minimalismo e bambini
Minimalismo e bambini: Educare all’essenziale per scoprire abbondanza.
Minimalismo e bambini non sono quasi mai associati, anzi, semmai è tutto il contrario; ma è proprio attraverso il minimalismo che si “impara ad educare” all’essenziale per scoprire abbondanza.
Il fatto è che la parte più difficile è vedere abbondanza nell’essenziale.
Ed è ancora più difficile scorgere l’essenziale.
Ma lascia che ti spieghi dal principio…
Hai fatto caso all’influenza che può avere su di TE un ambiente disordinato e saturo?
Immagina ora l’impatto che può avere sui bambini, e quanto può diventare stressante per loro vivere in un ambiente sovraccarico di stimoli.
Perché in fondo è di questo che si tratta quando si parla di disordine:
un eccesso di oggetti che si fatica a mantenere nel posto assegnato.
Se un posto c’è.
Vedere giocattoli ovunque, vestiti che si accumulano, e oggetti che si moltiplicano ogni giorno…
È facile sentirsi sopraffatti.
Anche se ormai è radicata nella nostra cultura l’idea che per rendere felici i bambini e aiutarli a crescere ci sia bisogno di una valanga di giochi, con mille suoni e luci;
in realtà puoi notare facilmente come un bambino che si trova in un contesto simile, in cui si pensa di arricchirlo, in realtà, venga privato di molto altro.
È l’idea di abbondanza che viene associata alla quantità di cose.
Viviamo in un’epoca in cui è molto difficile mettere in pratica il minimalismo per un discorso culturale.
In cui sembra assurdo dover educare all’essenziale per scoprire abbondanza.
Non solo per quanto riguarda i bambini, ma anche per quello che è stata la nostra infanzia o, piuttosto, quella dei nostri genitori, e di cui ci hanno trasmesso gli ideali.
Un’infanzia in cui effettivamente si viveva di poco.
Quel poco che sapeva tanto di mancanza.
Di stenti.
Per cui ci si preoccupava di conservare il di più per quando ci sarebbe stato di meno.
Ecco che questo modo di fare ce lo siamo portato dietro, divenendo quasi parte del nostro DNA.
Abbiamo iniziato ad affezionarci agli oggetti, a creare legami più con loro che con le persone.
A dare più importanza alle cose che alle persone.
A dare più importanza a non rovinare la casa, il parquet, il vaso della nonna, piuttosto che a permettere ai nostri bambini di arricchirsi di esperienze e sentirsi davvero a casa propria.
Non perché gli sia consentito distruggerla ma perché gli sia concesso di imparare a viverla pur rispettandola.
Scopri come applicare il minimalismo con i bambini!
Minimalismo e bambini: educare all’essenziale per scoprire abbondanza.
Anche tu puoi trasformare la vita dei tuoi figli e la tua attraverso il minimalismo
Leggi fino in fondo per scoprire come un ambiente più semplice e minimale può favorire l’ordine e, di conseguenza, uno sviluppo sereno dei tuoi piccoli.
Alla fine, ti mostrerò un esempio pratico su come iniziare.
Lo sapevi che l’ordine, la bellezza e l’assenza di caos dell’ambiente suscitano in te, nei tuoi bambini… migliori risposte cognitive ed emotive?
Lo dice la scienza!
Nello specifico gli studi di Elizabeth Sander, psicologa della Bond University in Australia, che hanno avvalorato la teoria di Marie Kondo, la guru giapponese del minimalismo.
E senza andare così lontano, sono convinta che hai fatto caso anche tu al disagio che senti quando è tutto sotto sopra e, invece, alla pace dei sensi che raggiungi in quei (pochi 🤣 ) momenti in cui è tutto dove dovrebbe essere.
Tuttavia, sono sicura che hai provato in tutti i modi a creare un ambiente sereno e ordinato per i tuoi bambini, ma ti sei ritrovata punto e a capo, a sentirti sopraffatta dal disordine e dagli stimoli eccessivi.
Ti eri mai chiesta prima se questa situazione può condizionare la propensione all’ordine dei tuoi bambini o peggio ancora incidere sulla loro crescita?
Ricordo quando anch’io mi sono trovata nella stessa situazione:
una casa piena di giocattoli, vestiti e oggetti che si accumulavano ovunque, fino al punto di sentirmi confusa e incapace di gestire tutto, soprattutto per una questione di sicurezza.
Allo stesso tempo osservavo i miei bambini faticare a concentrarsi e rilassarsi.
Poi, proprio grazie alle letture di e su Maria Montessori, ho scoperto il minimalismo con i bambini, e educare all’essenziale per scoprire abbondanza.
Grazie a questo approccio, non solo ho ritrovato l’ordine e la serenità nella mia casa – nonostante non abbia ancora raggiunto il livello ottimale che fa per la mia famiglia – ma ho anche visto il cambiamento nei miei bambini:
giocare con una maggiore serenità e concentrazione, potendosi muovere in modo più spensierato in un ambiente più sicuro, ma anche stimolante al punto giusto.
Come può il minimalismo influire sulla crescita dei tuoi bambini?
In realtà buona parte dell’abbondanza che offre il minimalismo non è tanto nelle cose, quanto nelle esperienze, nelle relazioni, nelle idee, nella creatività…
Un bambino sopraffatto da cose, se non addirittura da giochi che lavorano per lui, facendogli subire il gioco piuttosto che viverlo, viene privato di tanto altro.
Molte delle sue attività mentali vengono messe alle strette.
Prima fra tutte viene repressa la capacità di concentrazione.
E, con essa, la pazienza di portare a termine un compito specifico con lo scopo di constatarne i risultati.
Dunque, fatica a sviluppare il senso logico.
Per tanto, non si parla solo di effetti immediati, ma anche di conseguenze a lungo termine.
Per esempio, un bambino che non ha la pazienza di mettere in equilibrio i mattoncini da costruzione, difficilmente potrà sperimentare la soddisfazione di riuscire a costruire una torre alta.
E poi, perché no, l’entusiasmo di buttare giù quella stessa torre.
E insieme a tutto questo prendere atto dell’esistenza di una forza speciale (di gravità).
Il minimalismo è la soluzione che sta trasformando anche me e la mia casa e sta dando ai miei bambini un ambiente più tranquillo in cui crescere.
Ma come si mettono insieme minimalismo e bambini?
Innanzitutto ti anticipo che non devi vederlo come una soluzione isolata e definitiva che si ottiene dall’oggi al domani, ma in genere è il frutto di un percorso molto più lungo.
Se ricordi bene, prima ti dicevo che anch’io sono ancora nel bel mezzo di un percorso.
Sicuramente nel mio caso incide molto il fatto di vivere con dei bambini in un piccolo bivani, ma, per quanto questo possa rendere il percorso più complicato, lo vedo come un’opportunitá che ci disciplina a vivere con poco.
Cioè senza vederla come una mancanza.
ANZI diventa uno strumento per educare prima me stessa e poi i bambini ad arricchirsi di esperienze piuttosto che di cose materiali.
È questo uno degli aspetti che vale la pena portarsi dietro dall’educazione del passato, che era però fatta di stenti, senza molte opportunità di scelta.
Essendo un percorso che dipende prima di tutto da una serie di ragionamenti e implicazioni mentali e affettive (capita anche a te di affezionarti…alle cose?), consiglio di iniziare con un esercizio da ripetere almeno una volta a settimana.
Meglio se ogni giorno.
Anche solo per pochi minuti.
1. Decluttering periodico
Elimina regolarmente il superfluo dalla tua casa.
Ma fallo ragionando su quello che vuoi tenere, cioè quello di cui assolutamente non puoi fare a meno.
Questo rimane.
È il resto che va via.
Così da non avvertire il senso di privazione, ma al contrario focalizzarti sulla ricchezza che hai.
Inizia dalle TUE cose per dare l’esempio ai bambini.
Questo del minimalismo per i bambini diventa un esercizio anche per gli adulti, che, per insegnare, devono prima di tutto essere.
Educarsi per educare all’essenziale e scoprire abbondanza.
Dunque, prima di invitare a privilegiare l’essenziale devi mostrare come tu stessa riesci a trarre vantaggio dal minimo necessario ed a gestirlo al meglio tenendolo pulito e in ordine.
Lo so, la perfezione è difficile e forse impossibile da raggiungere, ma esercitandoti ogni giorno, ti ci puoi avvicinare sempre di più con piccoli gesti ripetuti con costanza.
Dopo aver finito con le tue cose, passa agli ambienti comuni così che, quando arriverai agli oggetti dei bambini, questi abbiano avuto il tempo di assimilare queste attività come facenti parte di un percorso naturale.
Questo non solo aiuta a mantenere l’ordine, ma insegna ai bambini l’importanza di fare spazio, e accogliere il nuovo solo quando è davvero necessario.
Lo so che con i bambini non c’è mai tempo per dedicare a questo una giornata intera, ma ti dirò…
Anche senza bambini non c’è tutto questo tempo.
E non è solo questione di tempo, ma c’è anche un altro aspetto da considerare.
Più roba c’è, più si crea sovraccarico mentale anche per riordinare.
Io stessa, quando mi occupo di riordino e decluttering, riesco ad occuparmi in modo più efficace di un piccolo spazio per giorno, tipo: una mensola della libreria, l’armadietto del bagno, la nicchia della doccia, il cesto dei giochi grandi e così via.
Procedendo per piccoli passi, dai modo anche a te di maturare a che cosa vuoi effettivamente dare importanza.
2. Regole sugli acquisti
Minimalismo non vuol dire non acquistare nulla, ma vuol dire limitare gli acquisti.
Limitarli a quelli piú utili e durevoli. Quindi sicuramente più di qualità.
Per essere più ligi a questo modo di fare, ti invito a tenere presente l’obiettivo educativo.
Dunque, non solo per non sovrastimolare il bambin@ a causa delle eccessive attività di cui si può riempire la casa, ma anche per insegnargli ad accettare il NO.
A capire che ci sono situazioni in cui non tutto è dovuto.
Perché il più delle volte le cose, che siano oggetti o traguardi, vanno conquistati attraverso il duro lavoro.
Insegnargli a valutare se è davvero quello di cui hanno bisogno.
Dunque portarli a riflettere che se quel gioco che non l’ho acquistato ieri, mi piace ancora oggi, mi piace ancora domani e mi piace ancora tra qualche giorno.
O, al contrario, questo temporeggiare mi ha portato a capire che in fondo quel gioco non lo desideravo davvero, ma ero invasa solo dall’euforia del momento.
Dunque,
stabilisci criteri chiari per tutti su quali e quanti oggetti possono entrare in casa.
Ad esempio, limita gli acquisti di giochi a occasioni speciali o dopo aver eliminato qualcosa che non serve più.
Questo riduce il rischio di sovraccaricare l’ambiente con oggetti apparentemente utili, ma che alla fin di conti si rivelano inutili.
Ho detto “giochi”, ma vale per tutti.
Anche per i TUOI GIOCHI che possono essere libri, elettrodomestici, soprammobili e così via.
3. Rotazione dei giochi
Tieni a disposizione solo pochi giochi, i più gettonati del momento, alternandoli periodicamente, ma sempre rispondendo agli interessi e agli sviluppi dei bambini.
Fare questo non solo facilita l’ordine, ma aiuta i bambini a concentrarsi meglio su ciò che hanno, sviluppando la loro capacità di portare a termine le attività.
4. Occuparsi di mantenere lo spazio libero
La riduzione del disordine per aumentare spazio libero, riduce gli incidenti e le preoccupazioni.
Meno oggetti in casa significa meno stress perché un ambiente più ordinato contribuisce alla serenità familiare, riducendo le occasioni di tensione.
Pensa, per esempio, ai rischi del camminare su un pavimento dove ci sono giochi sparsi.
Quando capita da noi, io lo chiamo il “campo minato”, perché basta una minima distrazione per provocare un disastro.
E se questo succede se hai un fratellino o sorellina più piccoli in braccio o con bambini piccoli che stanno imparando a camminare, la situazione si complica per tutti:
– Per i bambini, diventa più difficile riuscire a concentrarsi sul camminare;
– Per gli adulti, diventa più difficile lasciarli sperimentare senza interferire.
Dunque ricorda questi passaggi:
1. Decluttering
2. Regolamentare gli acquisti
3. Fare la rotazione dei giochi
4. Occuparsi di mantenere lo spazio libero
Segui i 4 passi verso il minimalismo e vedrai subito la differenza in termini di ordine e tranquillità.
Il minimalismo è parte essenziale della sicurezza.
E nessuno si sognerebbe di lasciare un bambino libero di agire in un ambiente non sicuro.
Gli altri passi per un ambiente sicuro li trovi nella mia guida gratuita che puoi scaricare cliccando qui.
Se hai domande, scrivi qui sotto il tuo commento e ti risponderò personalmente!